Una terra che a definirla complessa si rischia di risultare quasi banali.
Una terra spesso appesa al filo della cronaca (lo è stata anche proprio all'inizio di quest'anno) ma non per questo meno affascinante. E' Israele, con la miscela di Tel Aviv tra tradizione e movida mediterranea, la sacralità di Gerusalemme che pure ora ha deciso di mostrare anche il suo volto più moderno e vivace, e poi la natura, il Mar Morto, ovviamente i luoghi simbolo della religiosità, i misteri di "dove tutto nacque". E' forse "colpa" proprio di questa sua essenza sfaccettata se per me è quasi una destinazione magnetica che spero davvero di poter visitare presto. E voi, ci siete stati? Che sensazioni vi ha lasciato?#GoIsrael #Tbnet
E, soprattutto, cosa avete letto prima di partire per saggiare un po' questa sua atmosfera così particolare?
Quando ho cominciato a curiosare su quali libri leggere prima di un viaggio in Israele, ho capito subito una cosa: un Paese così complesso è necessariamente raccontato in maniera altrettanto multiforme. C'è la questione arabo-israeliana, ci sono le tematiche religiose, l'attualità politica, la storia di uno Stato antichissimo eppur giovane. E poi c'è la vita di tutti i giorni. E io non sono un'esperta. Per cui la mia idea è stata questa: darvi qualche pillola, qualche suggerimento per "leggere" Israele in maniera insolita.
Senza dimenticare, ovviamente, che a raccontarci Israele ci sono in primo luogo i suoi grandi scrittori: Amos Oz, Abraham B. Yehoshua, David Grossman, Etgar Keret, Sayed Kashua.
LE GUIDE
"Nel mio elenco di 'Paesi difficili', Israele e Palestina, sia individualmente sia collettivamente, si contendevano una posizione di primo piano. Anche se ci volle una settimana perchè la prima pietra mi volasse contro - altre più piccole e meno intenzionali sarebbero seguite in due successive occasioni - si era già schierato davanti a me un intero assortimento di altri luoghi comuni riguardanti i viaggi in quella regione".
Irriverente, caustico, da quel gran viaggiatore che è, nelle pagine successive troverà sicuramente il modo di smontarli, quei luoghi comuni, e di raccontare questa terra complessa con lo sguardo giusto. A parlare è infatti Tony Wheeler, sì, proprio mister Lonely Planet, anzi, a scrivere. E' il suo libro " Fuori rotta. Otto viaggi oltre la linea d'ombra ", e al di là di questa linea trovano posto anche Israele e Palestina, a cui è dedicato uno degli otto capitoli del volume, che raccoglie i racconti di viaggio in terre difficili ma, spiega lo stesso Wheeler, forse proprio più intriganti per questo.
Terre di Mezzo, oltre ad essere un'associazione impegnata nel sociale e nella cultura etica (è sua l'organizzazione di Fa' la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili), è anche una casa editrice che riversa nelle opere che pubblica quest'attenzione e sguardo impegnato. Lo fa anche con le forme di turismo consapevole e slow, e soprattutto con quella forma al tempo stesso più "semplice" e difficile dello scoprire il mondo: camminare. E se siete viandanti sappiate che tra le sue pubblicazioni ce ne sono due dedicate proprio a Israele.
Una è " A piedi a Gerusalemme" di Don Paolo Giulietti: la guida racconta un viaggio di 16 giorni a piedi, da Akko, nel nord, fino a Gerusalemme, sulle orme degli antichi pellegrini. Ospitati in monasteri, kibbutz, scuole, ostelli.
L'altro è il reportage " Una via di Pace", scritto dal giornalista Andrea Semplici insieme al fotoreporter Mario Boccia. Il viaggio e il libro sono nati all'interno di un programma di cooperazione tra partner italiani e città israeliane e palestinesi, per promuovere il dialogo attraverso la creazione di una "Strada del patrimonio culturale della Terra Santa del nord".
IN CUCINA
" Jerusalem. Ricette per la pace". Questo non è esattamente un libro di viaggio, ma in un certo senso lo è. E' un libro di ricette, e dunque un viaggio culinario, e di nostalgia. Perchè la Gerusalemme del titolo è quella dell'infanzia dei due autori, Yotam Ottolenghi, ebreo di origini italo-tedesche, e Sami Tamimi, palestinese. Oggi gestiscono due ristoranti e negozi di specialità mediterranee tra Londra e New York. E nel libro hanno voluto ripercorrere le tappe della loro cucina del cuore.
GRAPHIC NOVEL
"Quando fai fumetti non puoi usare troppe frasi in una pagina. L'eccesso di testo è un difetto per una graphic novel".
Questa frase appartiene a Guy Delisle, canadese fumettista e autore di graphic novel, e l'ho letta qualche anno fa sulla parete di Palazzo Ducale a Lucca. L'occasione era la famosa kermesse LuccaComics, io entravo nella mostra dedicata appunto a Delisle, e scoprivo che si può raccontare un reportage di viaggio anche con le immagini e le classiche nuvolette delle " strisce".
Guy Delisle ha viaggiato molto e raccontato tanti Paesi nei libri che ha pubblicato, disponibili in Italia con Rizzoli Lizard. E tra questi c'è anche Israele, anzi Gerusalemme per la precisione. Perchè nel 2008 l'artista seguì la moglie, Nadège, funzionaria di Medici senza Frontiere e destinata ad una missione nella Città Santa. Lì trascorsero un anno, abitando nel quartiere di Beit Hanina, e dalla sua esperienza quotidiana Guy Delisle realizzò un volume a fumetti, che si chiama appunto Cronache di Gerusalemme.
Viaggi per immagini. Istantanee, frutto di una lettura sociale, intense tanto quanto la parola. Ma anche colorate, immaginifiche, a tratti decisi e tinte nette. Sono a volte così quelle per i bambini, piccoli esploratori oggi con i loro genitori, che sempre di più decidono di partire in famiglia, e futuri viaggiatori domani. E allora per concludere questa carrellata ho scelto proprio un libro dedicato a loro. In realtà si tratta di una piccola chicca internazionale, un pezzo "vintage", che ho scoperto grazie ai consigli dei travel blogger che viaggiano con i loro bimbi. Si tratta di "This is Israel": l'autore è Miroslav Sasek, artista ed illustratore che nacque a Praga nel 1916 e diede vita ad una serie di libri illustrati per bambini in cui raccontare per immagini, appunto, città e Paesi del mondo.
Questo, dedicato ad Israele, risale al 1962 ma è stato ripubblicato nel 2008 con un'appendice di aggiornamenti per cercare di ridare vitalità ed una sorta di attualità alla descrizione di un Paese di tradizione ma anche di forti cambiamenti. A parlare comunque sono le immagini, dal Lago di Tiberiade al Mar Rosso, da Tel Aviv al monte Sion. Le illustrazioni, ma anche pillole di frasi, come questa, in apertura:
" As you can see, we are not in a huge country. It is no bigger than Wales, or the State of New Jersey. But it is a Promised Land and a land of promise. It is the Land of the Bible ".