Pagine 256
Collana Anagramma n. 143
Genere: Narrativa straniera
In uscita l'8 marzo
Quattro vite, quattro solitudini.
Un unico, insopprimibile bisogno d’amore
Durante una calda estate greca, alla fine degli anni Novanta, si intrecciano le vite di quattro personaggi stravaganti e solitari, mossi dal desiderio di cambiare le proprie esistenze. Lia è una ragazza affetta da un misterioso virus che la sta consumando e vive reclusa in un ospedale di Atene, circondato da alberi di arance. Il suo unico contatto con il mondo esterno è il fratello Sid, schivo e poco socievole. Il suo peggior nemico, invece, è Sotiris, un infermiere che non perde occasione per maltrattarla, al punto da spingerla a tramare una vendetta. C’è poi Nina, una ragazzina ribelle, che sogna di fuggire dal villaggio di pescatori dove trascorre l’estate, un luogo in cui il tempo sembra non passare mai. Sarà proprio qui che la vedrà per la prima volta Sotiris, fatalmente attratto dalla sua bellezza. Le loro quattro strade, all’apparenza così distanti, potrebbero non incontrarsi mai. Eppure, al di là delle loro piccole manie, delle loro fragili volontà, qualcosa li accomuna e li lega: un insopprimibile bisogno d’amore.
Ersi Sotiropoulos, pluripremiata scrittrice greca, firma un indimenticabile romanzo dal gusto dolceamaro, commovente e intenso.
Ersi Sotiropoulos è nata a Patrasso nel 1953. Antropologa di formazione, ha studiato e vissuto a lungo in Italia, prima di ristabilirsi nel suo Paese natale. Dal suo esordio nel 1980, ha pubblicato diversi libri (romanzi, raccolte di racconti e di poesie), alcuni dei quali sono stati già tradotti in lingua italiana. Il sentiero nascosto delle arance è un grande successo internazionale.
Tra le atmosfere di Fellini, l’immaginario di Moravia e l’intensità di Marguerite Duras.
Vincitore dei principali premi letterari greci.
Tradotto in Germania, Francia, Spagna, Svezia, Inghilterra e Stati Uniti.
Ecco cosa hanno già detto di questo libro ...
«La Sotiropoulos descrive la vergogna e l’alienazione in un modo così efficace da rendere la narrazione quasi voyeuristica, in un senso positivo.» Publishers Weekly
«Una voce nuova, originale, melodiosa e penetrante, intrigante e inquietante, con cui ci si deve confrontare.» Le Monde
«Uno splendido romanzo.» El País
«Un po’ di Duras, un po’ di Faulkner e un pizzico dell’Amarcord di Fellini, il pungente romanzo di Ersi Sotiropoulos colpisce al cuore e solletica l’intelletto.» Benjamin Anastas
«Bello, evocativo, profondamente commovente.» Los Angeles Times
«Un misto di profondità filosofica e di ironia, un costante va e vieni tra il metafisico e il grottesco. Una lingua essenziale, influenzata da Pound e Kavafis. Un intento dichiarato di far ridere o sorridere, mai di dare lezioni.» Le monde des livres
«Un gioco di equilibri e forze centrifughe. Vite sconclusionate. Continua ricerca d’amore. Sesso. Erotismo. Un’opera innovativa, quasi rivoluzionaria.» El Público«Ersi Sotiropoulos dimostra di avere le capacità di una grande scrittrice.» Magazine Littéraire