Un intenso dicembre

Creato il 23 dicembre 2013 da Mamma In Oriente

E’ stato un mese di dicembre intenso e pieno di emozioni.

E’ stato tempo di festeggiamenti per i 6 anni del grande di casa. La sua prima vera festa con tutti i compagni di scuola. Tanta la sua felicità, tanta la mia stanchezza. Stanchezza che è volata via in un soffio nel vedere l’emozione dei suoi occhi mentre gli amici gli cantavano Happy Birthday.

E’ stato tempo di addobbi perché alla magia del Natale non ho voluto rinunciare anche se lo passeremo lontani dall’Italia e dai nostri affetti. Non è stato facile con uno sfondo di sole e palme.

La sera però, quando tutti dormivano, mi e’ piaciuto molto attardarmi sul divano guardando le luci dell’albero accendersi e spegnersi. Perché, in fondo, quello e’ un piccolo momento che ha accompagnato tutti i Natali della tua vita e ti scalda il cuore da sempre.

E’ stato il tempo del Calendario dell’Avvento fatto con tante scatoline delle tisane, ognuna con dentro un bigliettino con un indovinello per trovare il piccolo dono del giorno. In questo modo potevo nascondere cioccolatini e dolcetti la sera prima perchè in 24 giorni fuori frigo si sarebbero sciolti completamente. E’ stato il tempo delle tragedie mattutine quando a volte mi dimenticavo di farlo e dovevo farlo stare due minuti ad occhi chiusi. La giornata purtroppo prendeva tutta un’altra piega…

 E’ stato il tempo delle letterine a Babbo Natale, le prime scritte di proprio pugno. Scritte in italiano, senza che io gliele dettassi. In italiano, ma anche un pò con le regole fonetiche inglesi dove per esempio il suono della I diventa una E. Ma non ti preoccupare tesoro che Babbo Natale legge tutte le lingue bambinesche del mondo. Una lettera scritta generosamente anche per il fratellino perché ancora non sa scrivere. Certo un po’ sintetica rispetto alla sua, ma cerchiamo di apprezzare il gesto.

E’ stato il tempo di una cena di Natale molto anticipata con gli amici italiani di qui che stanno diventando sempre più cari amici e ci fanno sentire meno lontani da quelli lasciati in Italia.

E’ stato il tempo, grazie ad uno di loro, del primo Babbo Natale in carne ed ossa arrivato a casa a sorpresa. Impagabile lo sguardo di meraviglia di un bambino che ancora crede e quello di incredulità di un bambino che vede per la prima volta. Quegli sguardi preziosi che hanno già reso memorabile il mio Natale.

E’ stato, purtroppo, tempo di nuovo di ospedale, questa volta per il piccolino di casa. Per fortuna niente di grave, solo una brutta gastroenterite, ma qui per i bambini, il rischio disidratazione e’ sempre dietro all’angolo.

E’ stato, per lui, tempo di un cuore colmo di tenerezza.

Ed io, non riesco nemmeno ad immaginarlo come debba essere grande, forte e coraggioso, il cuore di una mamma che affronta una malattia seria del proprio piccolo. Il mio pensiero di Natale e’ per loro, per tutte quelle mamme che continuano a sorridere ai loro bimbi, anche con il petto pieno del dolore più innaturale e straziante del mondo. Che possa questo Natale regalargli anche solo un attimo di pace, serenità e ristoro per il loro cuore dilaniato.

E’ stato anche un anno di blog, questo mio piccolo spazio virtuale che mi ha dato tanto. Mi ha fatto “incontrare” anime molto belle che mi sembra di conoscere da una vita anche se non le ho mai viste. E’ stato per me uno sfogo nei momenti più difficili ed e’ stato il mio riparo dalle piccole e grandi tempeste. E’ stato un filo invisibile che mi ha tenuta legata a tutti i miei affetti lontani e che ha accolto anche le parole di tanti sconosciuti che hanno avuto voglia di farmi sapere della loro esistenza. Per far capire quanto sia stato importante per me, a loro confesso che guardare se c’erano dei commenti e’ stato uno dei miei primi pensieri del mattino. È’ stato uno spazio solo e solamente mio in questa mia nuova vita di moglie e mamma.

E’ stato il tempo dedicato ad un piccolo nuovo progetto per il blog, ma il tempo questa volta non è stato abbastanza. Avrebbe dovuto festeggiare il primo anno di blog, festeggerà invece il nuovo inizio d’anno.

Fra qualche giorno sarà un anno di Thailandia, odiata ed amata. Odiata perché nei primi mesi ci ha fortemente messo alla prova andando a toccare proprio quello che abbiamo maggiormente a cuore: la salute dei nostri figli. Ma anche amata perché ci ha fatto crescere attraverso una nuova esperienza, ci ha aperto alla conoscenza di una cultura ricca ed affascinante, ci ha fatto esplorare nuove terre, ci ha aperto la mente attraverso la frequenza di una scuola internazionale dove si respirano valori di eguaglianza dei popoli e rispetto per il diverso. Perché ha dato la possibilità a mio marito di fare un lavoro che, nonostante richieda impegno e sacrificio, lui ama profondamente.

E, dopo un anno di blog in cui lui e’ stato un po’ invisibile, e’ tempo di ringraziamenti proprio per lui. Perché in fondo se stiamo vivendo tutto ciò è grazie soprattutto a lui. Lui che, con il suo entusiasmo per tutto quello che intraprende, la sua carica e passione per il proprio lavoro, il suo grande coraggio che lo porta a fare scelte spesso difficili e, soprattutto con il suo amore profondo per noi, ci fa vivere una vita speciale dove, nel bene come nel male, non c’è mai il tempo per la noia ed anche le cose ordinarie della vita diventano straordinarie. E questo non è poco considerando che di vite da vivere ne abbiamo solo una.

Ed ora è tempo di una pausa per il blog perché è tempo di viaggiare in questo Natale lontano da casa.

È’ tempo del nostro primo viaggio letteralmente “on the road” con i bambini.

Ci vediamo a gennaio! Intanto un sincero Buon Natale a tutti voi.


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