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Un'intervista in esclusiva: Tord Boontje.

Creato il 04 maggio 2012 da Sigegold @sigegold
Un'intervista in esclusiva: Tord Boontje.
"Fondamentale" è un termine che nel caso di Boontje va inteso in senso letterale. Luce e natura fondano l'arte di Boontje, che si basa non solo sul rispetto assoluto e completo della natura, ma anche sulla sua salvaguardia. Al fianco della moglie Emma ha creato un marchio per il riutrilizzo artistico del vetro esausto, la TransGlass grazie alla quale nessuna forma è troppo particolare per non essere realizzata. Di oggetti ne sono stati sperimentati parecchi: le sue collaborazioni travalicano la scelta dell'ordinario: dalla classica moleskine alla creazione di meravigliosi lampadari per Svarowsky e Moroso.
 Lei lavora ed ha lavorato spesso riciclando materiali usati. Da cosa nasce la spinta creativa che la porta ad immaginare di poter trasformare un oggetto - se non morto- comunque "esausto"? 
 Il fatto di vivere in una città come Londra, dove il nuovo e il vecchio si trovano molto spesso gomito a gomito, e insieme a una gran quantità di rifiuti. Il fatto di essere giovane e povero; creativo e capace di intravedere delle opportunità in ciò che mi circonda e nei rifiuti. Tutto questo mi permette di immaginare delle trasformazioni. È un po’ come nel design di interni, con cui puoi infondere nuova linfa vitale in un edificio antico.
Un'intervista in esclusiva: Tord Boontje.
Con sua moglie Emma ha sperimentato le potenzialità del vetro per creare oggetti unici e luminosi. Secondo lei il vetro è un materiale più espressivo di altri?
Non esattamente. In realtà credo che tutti i materiali siano espressivi a loro modo, se si ha fantasia e si sa come utilizzarli. Il vetro è duro e tagliente , ma grazie alle sue proprietà sa anche illuminarsi, ma è anche capace di illuminarsi e diventare protagonista di una serata, trasformandosi in lampadari irridescenti o gioielli.
Un'intervista in esclusiva: Tord Boontje.
Ho letto in una vecchia intervista che si è avvicinato alla decorazione "casalinga" con la nascita di sua figlia. Immagino che un evento così importante, come la nascita di un figlio, influenzi il modo di lavorare. Come è cambiato il suo approccio creativo? 
In maniera molto "tenera" potrei dire. Penso che in quell'esatto momento sia sbocciato il mio interesse per la delicatezza, la decorazione, gli ornamenti, l’illustrazione, la narrazione, il racconto e così via. E' un'esperienza incredibilmente importante per un'artista perchè trasforma radicalmente anche il modo, lo stato d'animo in cui ci si pone di fronte ad un foglio bianco.
Ci parli di un suo progetto che vorrebbe veder realizzato in futuro. 
Segreto professionale. Ma fra i miei progetti a breve termine ho in cantiere la fusione nucleare a freddo e la pace nel mondo...
Un'intervista in esclusiva: Tord Boontje.

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