Un’itinerario alternativo da fare a Lisbona (oltre a questo) è certamente quello che i portoghesi chiamano “passeio dos azulejos“. Un percorso all’interno dei vicoli del quartiere Alfama, il più antico della città, dove si nascondono dei bellissimi quadri di piastrelle azulejos del XVIII secolo. Molti di questi quadri purtroppo sono stati preda di furti e dal logorio del tempo.
Il quartiere Alfama è la galleria all’aperto di piastrelle barocche più antica della città, le piastrelle azulejos sono infatti molto diffuse in Portogallo e si possono trovare un po’ ovunque nella capitale portoghese.
Questo tour parte dalla Chiesa di San Michele. Sulla parete laterale a sinistra dell’ingresso (prima foto) c’è un quadro raffigurante la Madonna del Rosario con Gesù Bambino sopra a San Domenico e a Santa Caterina da Siena. Il quadro ha una cornice color gialla con alcuni motivi floreali tipici del periodo rococò, anche se l’immagine della madonna segue i canoni classici del barocco. Sulla parete di destra (seconda foto) c’è un altro quadro completamente realizzato con piastrelle bianche e blu in uno stile tipicamente barocco.
Proseguendo per la Rua de Sao Miguel al numero civico 12 possiamo ammirare un altro esempio di quadro di piastrelle. Risale alla metà del XVIII secolo, come per i precedenti anche questo è completamente realizzato in blu e in bianco con una cornice in stile rococò. Il soggetto raffigurato è sempre lo stesso, la Madonna del Rosario con Gesù bambino e con San Domenico accompagnato da un cane ai suoi piedi. Il quadro originariamente era sormontato da una croce che oggi non esiste più.
Proseguendo per l’Alfama, passando di nuovo di fronte alla chiesa di San Michele e seguendo l’itinerario, arriveremmo a Beco das Cruzes. Al numero civico 2 (prima foto) c’è un quadro della prima metà del XVIII secolo tutto in bianco e in blu che rappresenta la Madonna della Concezione. Nelle vicinanze della Rua da Regueira per l’esattezza trai numeri civici 12 e 14 possiamo ammirare un altro bellissimo quadro che può passare inosservato. Anche quest’ultimo è stato realizzato nel 18 secolo e raffigura Cristo in croce con affianco la Madonna della Concezione e la Madonna del Carmelo tutto in bianco e blu ma con una cornice gialla. Sotto alla rappresentazione possiamo notare il disegno di un altro santo, San Marziale, santo protettore degli incendi. Tipica dei quadri realizzati dopo il 1755 periodo successivo al grande terremoto che ha devastato la città.
Quando arriveremo alla chiesa di San Stefano dobbiamo fare attenzione alla parte alte del retro dell’edificio dove noteremo un altro quadro anch’esso realizzato agli inizi del 18 secolo. Raffigurante il sacramento della Santa Comunione con al centro un ostensorio, ai lati degli angeli e sotto di loro un’iscrizione in latino. Questo tipo di quadri fu usato per diffondere la parola della Bibbia e per ispirare la redenzione.
Giù per la collina al numero 145 di Rua dos Remédios c’è un pannello (prima foto) che ha incisa la data di realizzazione il 1749. Rappresenta un’immagine di San Marziale accanto a Sant’Antonio che ha in braccio Gesù bambino e con sopra di loro la colomba dello Spirito Santo. San Marziale anche questa volta si contraddistingue come protettore dell’edificio dagli incendi. Questa raffigurazione del Santo antecedente al terremoto del 1755 è molto rara.
Attraversando la Escadinhas dos Remédios, un vicolo che ci porta ad un quadro (seconda foto) realizzato due anni dopo il grande terremoto. Raffigura la Sacra Famiglia di ritorno dalla “Fuga in Egitto“.
Vicino al fiume, di fronte al museo del Fado c’è una piccola piazza chiamata Largo do Chafariz de Dentro qui possiamo ammirare ciò che rimane di un quadro barocco ormai fatiscente. E infine passato la Casa dos Bicos e la Rua dos Bacalhoeiros che ci porta dritto all’arco chiamato Beco do Arco Escuro. Alle sue spalle c’è un quadro con raffigurato le tre immagini più comuni ovvero San Marziale, la Madonna della Concezione e Sant’Antonio con in custodia il bambin Gesù. Sono disegnati all’interno di una cornice in stile rococò sotto la finestra sull’arco che al tempo era una delle porte moresche della città.
Liberamente ispirato a lisboa, a galeria: 10 painéis de azulejos históricos nas ruas de alfama.