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Un ladro di niente.

Da Iaota

Un ladro di niente.

Da qualche giorno una delle notizie più pubblicata del momento è quella riguardo WhatsApp, secondo alcuni studi questo noto client messaging starebbe facendo perdere agli operatori di telefonia mibili circa 18 miliardi di dollari.

Facciamo una piccola considerazione: WhatsApp dev'essere connesso alla rete per poter essere utilizzato, questo significa che, a meno che non ci troviamo in un area coperta da Wi-Fi (e in Italia sono ancora poche le reti libere) per disporre del servizio bisogna fare comunque affidamento sul proprio operatore telefonico. Quindi, se anche lo scambio di sms tradizionali sta diminuendo, l'utilizzo delle reti 3g aumenta. Analizzando meglio la situazione What's App potrebbe addirittura portare ad un maggiore guadagno per gli operatori telefonici rispetto agli sms.

Un adolescente poteva sfruttare solo un numero limitato di sms gratuiti previsti dal suo piano tariffario. WhatsApp invece non prevede questo limite, significa che il traffico dati generato dallo scambio di messaggi tramite questo client è sicuramente maggiore, se il traffico dati è maggiore allora questo dovrebbe portare all'operatore telefonico un maggior guadagno, sempre se ci troviamo fuori casa. Considerato però che molti operatori di telefonia mobile offrono anche il servizio di copertura internet wi-fi anche questa è una fonte di guadagno.

Insomma WhatsApp è il così detto "ladro di galline", riduce i costi degli sms, ma i piani internet forniti dai vari operatori non sono così a buon mercato da rendere questo servizio completamente a costo zero, non sta "rubando" sta solo spostando i ricavi su una nuova tipologia di servizio.

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