Un lungo giocare lucido
rovinoso collage dal sottosuolo
intorno alla confezione domenicale 12 12 10 komakino
This is the hour when the mysteries emerge.
A strangeness so hard to reflect.
A moment so moving, goes straight to your heart,
The vision has never been met.
The attraction is held like a weight deep inside,
Something I'll never forget.
All'amato me stesso
augurerei
un po' più di radicalità
di punk qui ho visto
o meglio udito
solo alcuni rutti
SE ACCENDONO LE STELLE
SIGNIFICA CHE QUALCUNO
NE HA BISOGNO?
e poi invece una stanza decorata di mille vuoti a perdere ad alta gradazione
tutti ben in posa
nessun vetro incrinato o frantumato
nessuna lacerazione dello status quo attoriale
SIGNIFICA CHE QUALCUNO
CHIAMA PERLE QUESTI PICCOLI SPUTI?
un campionatore di suoni
un basso dissonante
la recita dell'errore e non l'errore in evidenza
il barcollamento della trama
dov'è l'idea registica alla base di tutto?
Dov'è la base registica dell'idea?
Dov'è il tutto?
IL CRANIO BRILLA
PUR NASCOSTO FRA LE GAMBE
E quell'unico momento di presenza
con tre dallo stomaco impegnato a ingurgitare lentamente bevande
lentamente
fine lato A
eccezionale rispecchiamento della nostra bivaccante condizione attuale
stanchezza esistenziale e ferite del cuore
concerto sconcertato scordato
ma la violenza dov'è?
Ma l'irruenza cos'è?
Fate irruzione tra di noi, non aspettate che vi aprano la porta
Diapositive
ruggiti mugolanti
uno sbando moderato
uno sballo rimandato
URLO RIME AL FRASTUONO DEL MONDO
Majakovski che si sparò per il fallimento d'una rivoluzione
e noi qui chiniamo la testa in cerca d'applausi
lieto fine senza danni e senza incrinazioni
revival spettacolare un po' vintage un po' azzeccato
The pattern is set, her reaction will start,
Complete but rejected too soon.
Looking ahead in the grip of each fear,
Recalls the life that we knew.
The shadow that stood by the side of the road,
Always reminds me of you.
Un prosecco prima un merlot dopo. Guardate come siamo bravi a farci offrrrrire da bereeee da una ciurma di attenti spettatori parzialmente sconosciuti. In realtà nemmeno tanto. Qui tra neon gelidi e interruzioni moleste, modeste, facciamo solo finta d'ubrrrriacarci. L'alcool lo reggiamo fino ad un certo punto e il palco ancor meno. Siamo veri solo quando ci riposiamo, confessiamo stanchezza somatizzandola e non simulandola.
Poi, lo sappiamo, non possiamo certo farci arrestare da tecnici o gendarmi per danni fisici o morali allo spazio e ai convenuti. Invitanti siamo stati invitati. Abbiamo occupato il rettangolo metateatrale dei nostri vuoti, abbiamo proposto una fruizione più rock, abbiamo alzato il volume, abbiamo spento le luci consegnandovi alle nostre parole disagiate e ai vostri battiti stanchi. E poi no, non abbiamo mai pensato di spararci come Majakovskij. Non c'è più nessuna rivoluzione da piangere o affermare. Ci sono solo dieci e più pesanti sacchi di bottiglie da smaltire, due casse da smontare, un magnifico prezioso telo bianco che fu di Leo da riavvolgere e riportare a casa.
E poi c'è solo un n11 ancora da aspettare, pronosticando al gelo di via Induno quale dei barboni questa volta bisognerà evitare. E no, un gesto d'affetto non è il caso, siamo troppo stanchi per pensare anche a noi e alle nostre reciprocità.
ORA CHE LA FINE È VICINA
AFFRONTO L'ULTIMO SIPARIO
All'odiato me stesso
alla mia testa deleteria
pregasi astenersi da gusti e disgusti
da preferenze e inferenze
e dire ancora e godardianamente
quello che c'è tra le cose
e niente di più
e niente di meno
How can I find the right way to control,
All the conflicts inside, all the problems beside,
As the questions arise, and the answers don't fit,
Into my way of things,
Into my way of things.
VOLEVO RUMORE E VITA VERA
VOLEVO TUTTO