Paura dei Vampiri? Terrore dei Serial Killer? Io di entrambi, tranquilli, ma questo libro della Vargas (che io adoro) e che trovate sia in versione tradizionale che nel praticissimo formato ePub per e-book.. vi piacerà comunque e anzi vi aiuterà a superare le vostre ataviche paure, con la sottile ironia tipica dell’autrice e la leggerezza del suo commissario “spalatore di nuvole”..
Adamsberg e il sapiente Danglard in trasferta professionale nella sua patria ideale ovvero l’Inghilterra, nientemeno che per una riunione delle polizie europee sul difficile tema dell’armonizzazione dei flussi migratori si ritrovano di fronte a “diciassette piedi, otto paia e un piede singolo”..
Vargas racconta in un’intervista rilasciata a Libération: «Avevo da due anni l’idea delle scarpe in cui sarebbero stati ritrovati piedi mozzati. È venuta fuori da una chiacchierata con mio figlio, si scherzava. “Immagina che si trovino diciassette scarpe”, “Ah sí, ma con i piedi dentro…” Poi avevo voglia di una storia di vampiri, una bella storia di vampiri, come quelle che si raccontano attorno al fuoco per sospendere l’ansia della vita. Avevo tredici anni quando ho letto Bram Stoker. Mi colpí molto. E mi sono interessata al caso Plogojowitz, che aveva fatto molto scalpore nel diciottesimo secolo.»
L’avventura che si apre con il misterioso ritrovamento dei piedi mozzati alle porte del britannico cimitero di Highgate sarà un viaggio nel tempo all’inseguimento della dannata stirpe della versione Serba di Dracula..
«Pensavo che Plogojowitz venisse dalla Slovenia, dunque ho cominciato a scrivere in quella direzione, fino a che non ho conosciuto una signora serba molto colta… Questo mi ha sconcertato: la Serbia è troppo sensibile, le persone sarebbero di sicuro andate in bestia… Ma insomma, Plogojowitz è un personaggio davvero esistito e viene davvero da lí. Dunque ho trovato questo stratagemma, di persone che non parlano della guerra, e di uomini che non avevano partecipato alla guerra perché “qui non lasciano donne e bambini soli al villaggio”». (i brani citati sono tratti dalla pagina Einaudi dedicata al libro e ripresa da un’intervista che l’autrice ha rilasciato a Libération)
Peter Plogojowitz, riesumato nel 1725 col sospetto di essere un vampiro, sarà per il commissario Adamsberg molto più di un vecchio caso di superstizione popolare.. Sarà l’incontro con qualcosa e qualcuno di inaspettato.. un passato”tornato per rovinargli la vita” o forse per cambiarne irrimediabilmente le prospettive.. In ogni caso, l’avventura non mancherà e ci saranno pietre miliari nella storia del commissario, oltre che “rischi indicibili e traversie innominabili” come recitava un vecchio fantasy con protagonista David Bowie anni addietro..
Il libro merita e seppure la versione e-book per gli appassionati utilizzatori della tecnologia della mela comporta qualche stratagemma, vista l’incombatibilità tra il formato (Einaudi/Mondadori etc.) e lo splendido lettore in dotazione su i-Pad.. la piacevole lettura giustifica ampiamente la fatica di portare una app meno prestante, meno bella e sicuramente non nativa come BlueFire Reader sul vostro gioiellino..
Buona lettura!!!!
Fred Vargas
Titolo originale: Un lieu incertain
Traduzione: Margherita Botto
Pag. 394
Einaudi (Stile Libero Big 2009, Super ET 2011)
€ 13,00 (formato cartaceo) – ISBN 9788806206536
€ 9,99 (formato eBook) – ISBN 978885840081
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