ieri in tarda mattinata tornavo con i monelli dal centro di riabilitazione neuromotoria. La solita strada, quella lungo la quale c'è anche il prato recintato con il nostro caro pony Miele.
Quando ho preso la deviazione in salita l'ho visto. Un mare di giallo.
Due giorni prima non c'era, o per lo meno era certamente meno esteso, meno evidente, meno...giallo.
Ieri tutta la collinetta attorno cui gira salendo la nostra usuale scorciatoia era gialla.
Un mare di ginestre.E il pensiero è andato in presa diretta dalla mente al cuore e me lo ha stretto forte in un'emozione strana, malinconica, mista di dolcezza e tristezza.
Quanto amava il giallo mia madre? Immensamente. Era il suo colore preferito.Mio padre lo sapeva bene e ad ogni occasione di festa (compleanno, anniversario) non le faceva mai mancare un fascio di fiori gialli. Che poi si trattasse di gerbere, lilium, tulipani o altro non importava. Bastava che fossero gialli.Si sarebbe incantata davanti a quel mare tutto giallo, la mia mamma.Ieri l'ho fatto io per lei.
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