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Un mare di morti

Creato il 03 ottobre 2013 da Valecarmen

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Da stamattina, nell’incessante conta dei morti, dopo l’ennesima strage di migranti a largo dell’isola di Lampedusa, in molti hanno usato la parola emergenza. Ma l’emergenza è un avvenimento imprevisto, improvviso: una calamità naturale, un maremoto, l’eruzione di un vulcano, un terremoto. Lo sbarco di centinaia di donne, uomini e bambini sulle coste italiane è un fenomeno periodico, frequente, che avviene da più di vent’anni con cadenza regolare,e con numeri ogni volta diversi.Solo poche ore prima della strage, ad esempio, a Lampedusa era approdata un’imbarcazione con a bordo 463 immigrati siriani, mentre il 30 settembre scorso a Scicli, un barcone con circa 200 persone aveva raggiunto le coste ma 13 dei profughi a bordo, erano annegati prima di toccare la terraferma. Due esempi ravvicinati che spiegano perché la strage di oggi non era affatto imprevista. Per chi rimane in vita, le centinaia di esistenze spezzate e i cadaveri in fila sulla battigia, non sono altro che numeri, senza nome nè provenienza. A bordo dell’imbarcazione naufragata stamattina intorno alle 7, in seguito a un incendio, viaggiavano circa 500 persone, tutte provenienti da Ghana, Eritrea e Somalia. L’incendio appiccato dagli stessi passeggeri aveva come unico scopo quello di farsi avvistare dalle altre imbarcazioni. Alcuni pescherecci che stamattina navigavano a largo dell’isola, hanno appositamente “voltato le spalle” all’imbarcazione dei profughi, per paura, secondo il sindaco dell’isola, Giusi Nicolini, di essere processati, come già accaduto in passato, per reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Poco meno di 100 i morti accertati, 150 i superstiti, e circa 250 dispersi, questi sono solo i numeri di oggi, ma in 25 anni sono annegate nel Mar Mediterraneo circa 20.000 persone, in fuga da guerre e conflitti in cui, nella maggioranza dei casi, l’Occidente “civile e civilizzatore” è volutamente e fortemente coinvolto. Domattina alle ore 12 in tutte le scuole italiane si osserverà un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’ennesima strage.

Valentina Di Cesare



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