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Un mare di rifiuti: i nostri oceani come un'enorme discarica

Creato il 28 gennaio 2014 da Paopasc @questdecisione
Non è una notizia nuova e, a chi la conosce già, può non fare più molta impressione. E' il rischio che si corre, a volte, di abituarsi al male. Per chi invece non ne era a conoscenza rappresenta una sorpresa: ci sono uno o più continenti di rifiuti in mare, vere e proprie isole galleggianti che si spostano, fatte di materiali di tutti i tipi che sono stati gettati nei nostri oceani. Il mare come una gigantesca discarica.  E', in grande, quello che accade anche nelle nostre strade: gente che vuota i posacenere sull'asfalto, che getta a terra l'incarto di uno snack, che abbandona i rifiuti ai lati della strada. Se lo facciamo nel piccolo della nostra quotidianità perchè sorprenderci che ci sia chi lo fa nel molto più grande di quella realtà che molti di noi non vedrebbero mai,  se non ci fosse qualcuno a fargliela vedere. Come, per esempio, i rifiuti che orbitano intorno alla Terra, resti dei satelliti che hanno terminato la loro vita produttiva e che però restano in orbita intorno al nostro pianeta per sempre.
Quella di Nicolò Carnimeo è l'ennesima  testimonianza della metodicità con cui gli umani stanno distruggendo l'ambiente in cui vivono. Il suo libro non serve solo per informarsi sul degrado e sdegnarsi ma per suscitare un'unica e fondamentale domanda: e adesso? Come rimediamo a questo danno? Come rimediamo a tutto l'inquinamento che abbiamo prodotto? Una prima e debole risposta potrebbe essere: cercando  di inquinare, da adesso in poi, il meno possibile. Resta però il problema degli enormi danni già fatti. A questa domanda, che per ora si fanno in pochi, non c'è risposta, forse appunto perchè ancora non c'è nemmeno la domanda. Ma il problema, anche se per ora non lo vogliamo affrontare, c'è e si presenterà molto presto.

Qui di seguito un estratto del libro di Carnimeo e qui, su Chiare Lettere, una breve biografia..

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