Blu, Elisabetta Mandrioli
C’è un mare nero nero. Non è un mare, ma è nero. Non è nero, ma è. C’è tutto questo cielo scuro che sembra mare per quanto scuote e muove in questa notte nera nera come l’onda che solca la superficie, come una carezza nascosta. Come tutte le volte che nascondo qualcosa per te nel palmo della mano chiusa, tra le ciglia degli occhi che ti trattengono, tra le labbra che lasciano scivolare le parole pur di non dirle. C’è qualcosa, ci dev’essere qualcosa per tutta questa pece che ci tiene saldi e nega il volo. Qualcuno non ci sta. E nuota, nuota in quel mare nero nero e vola. Vola in quel cielo come fosse mare, come fosse amore anche se non, anche se forse, anche se. Anche se tutto è, come in quel mare, come in quel cielo. Tra le mani e la ciglia chiuse, tra tutte quelle parole che scivolano giù, tra noi che le ritroviamo a testa in giù. Un tuffo, un volo, un appuntamento che ancora non sappiamo di avere. Cadiamo giù.