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UN MESE DA IGIENISTI – Terza settimana

Creato il 20 gennaio 2014 da Spacquola

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UN MESE DA IGIENISTI – Diario del passaggio da una dieta “normale” a una vegana-crudista
UN MESE DA IGIENISTI – Il seguito
UN MESE DA IGIENISTI – Dai che ce la facciamo

La terza settimana mi é ormai riuscita, ora manca solo una settimana e mezza, non sembra neanche piú tanto! Sono supercontenta, questa settimana sta cominciando super.
Giorno 15 – La mia mente comincia a schiarirsi. È stato un giorno molto produttivo. Abbiamo studiato per piú di 3 ore l’igiene naturale e abbiamo dato il test finale per il terzo libro. Il nostro corso dell’igienismo si basa su 9 volumi, prodotti dal Dr. Robert Snidach, basato sul corso base di T.C. Fry e con molto materiale supplementare del Dr. Shelton, Dr.sa Vetrano, Alec Burton ecc. È un corso che ti cambia la prospettiva sul modo di vedere la vita, le malattie, le “cure”. Mi appassiona molto! Questo giorno non ho sentito particolari “voglie” e neanche ieri. Per fortuna, perché due giorni ci sono stati dei momenti difficili.

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Giorno 16 – Mi sono sfidata. C’è una festa per la luna piena alla quale non posso non partecipare perché si tratta di una festa della comunitá di Vilcabamba organizzata da delle buone amiche. Comincia la mattina con vendita di prodotti organici, verdura, shampoo, saponette, sandali, sali, torte ecc. Ci sono corsi di yoga e di bricolage. Io peró decido di andare al pomeriggio, dopo l’ora di pranzo, mangio un avocado e mezzo con insalata e del limone e raggiungo il sito della festa. Sono sicuramente attratta dalle bellissime torte, biologiche e integrali, e rimango affascinata dall’insalata di quinoa e verdurine cotte e crude. Ma la mia pancia è ancora abbastanza piena e non mi lascio tentare.
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Il problema sorge verso sera dopo i rituali di ringraziamento alla terra e alla luna condotti da una sciamana;
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cominciano a vendersi pizzette, fajitas vegetariane e altre leccornie. Poi c’è sangria, vino, birra…tutte cose alle quali devo dire un gentile “no grazie”. Poi i balli, musica latina in uno stand, elettronica-dance in un altro e ancora fuochi all’aperto. Proprio una bella festa! Una cosa che mi disturba è parlare con le persone, specialmente quando bevono alcool, l’odore del corpo e degli aliti sono davvero irritanti. Siamo dovuti “scappare” all’01:30, momento in cui preparano il secondo round di fajitas (a solo 1$ – 80 cent!). Con i morsi della fame arranco a casa e mi mangio 3 banane. Sfida accettata e vinta!
Giorno 17 – Sono stanca dalla serata, ma giornata comunque produttiva. Sono scesa al centro, fatto compere, andata in internet, calistenia (anche se non al 100%), e ancora ho scritto e studiato.
Giorno 18 – Mi sento stanca e nonostante la voglia di far niente mi metto a studiare. La calistenia non manca, anche se non mi sento al 100%. La voglia di mangiare è ormai sopraffatta dalla consapevolezza che non mangeró cibi cotti per un altro paio di settimane, ma non vedo l’ora di cucinare!

sapote

Sapote

Giorno 19 – Giorno di mercato. Stavolta abbiamo speso 40 euro in frutta e verdura, perché la scorsa settimana la frutta non c’è mica bastata. Cosí abbiamo comprato un’anguria, 20 manghi, 2 ananas, 4 mele, 15 banane grandi, 6 papaye piccole, 1 papaya gigante, 21 arance, 6 avocado, 2 grandi insalate, 5 peperoni, 3 cetrioli, 6 sapote (un frutto ecuadoriano), 1 kg e mezzo di ciliegie!! E come ogni domenica, un bel film ci sta, o anche 2

:)

A livello fisico: Una certa chiaritá mentale mi sta tornando. I miei occhi si sono “disappannati”. È incredibile come i miei sensi stiano migliorando, soprattutto l’olfatto! Posso annusare la zuppa dei miei “vicini” ad almeno 50m di distanza. L’odore di sudore (anche dopo ore di ballo) è praticamente inesistente. Le unghie mi sembrano piú resistenti, i capelli piú lucenti del solito. Come sintomo di disintossicazione mi aspettavo diarrea, e invece una certa costipazione mi sta sorprendendo, scarico ogni 2-3 giorni. Il mio ciclo è arrivato, una settimana in anticipo e proprio il giorno della luna piena. Non si è neanche fatto notare, di solito “si fa sentire”, nel senso che il giorno prima o almeno qualche ora prima sento le ovaie a lavoro. Questa volta non c’è stato preavviso, e nessun dolore. Il flusso mestruale non è mai stato cosí scarso.
A livello mentale: c’è sempre il giochetto psicologico “Beh, ho resistito due settimane, non è proprio male no? Questo mese lo posso rimandare a quando ho finto il corso”. Ogni giorno fantastico su tutti i cibi che mangeró non appena potró cucinare di nuovo e aggiungere un po’ di sale. Mmmh. Abbiamo giá fatto una lista delle cose che mangeremo!
A livello emozionale: Sebbene mi senta bene e piú sana che mai, mi sembra difficile lasciar andare per sempre tutti i cibi cotti, ci sono troppe emozioni legate. Ad esempio il caffè espresso con una fettina di torta, o la pasta o la lasagna (vegana ovviamente).
A livello spirituale: Manca solo una settimana e mezza e la mia devozione e resistenza non manca. Questa “sfida” non solo dona una carica di salute e riposo al corpo, ma mi aiuta ad affrontare i prossimi ostacoli, m’insegna a non demordere e stabilisce ancora piú nel mio subconscio che quando decido di fare una cosa, la porto a termine, con successo.



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