I mostriciattoli della Virtual Console
Quello appena trascorso è stato un mese debole per la Virtual Console, un andamento abbastanza prevedibile vista l'abbuffata natalizia appena terminata. Come ormai saprete nel febbraio 2016 si è celebrato il ventesimo compleanno di Pokémon, evento che Nintendo non ha sottovalutato: sono stati annunciati due nuovi titoli in arrivo per Nintendo 3DS, ma soprattutto la Virtual Console è stata invasa dai mostriciattoli più famosi del pianeta. Visto che i giochi disponibili su Wii U li vedrete qui sotto, ci sembra giusto segnalare che il piatto forte per una volta è toccato al portatile. Sul catalogo online del Nintendo 3DS infatti è stata inserita la coppia originale di Pokémon (Rosso e Blu, più il Giallo per Game Boy Color), ben più importante degli episodi secondari disponibili su Wii U. Mostri tascabili a parte, vanno fatte almeno altre due considerazioni. La prima è inerente a un altro anniversario, quello di The Legend of Zelda, che proprio a febbraio ha compiuto trent'anni: curioso come abbia ottenuto meno attenzione di Pokémon sia attraverso le iniziative che i comunicati ufficiali, ma per quanto riguarda la Virtual Console non è molto sorprendente, visto che molte avventure di Link erano già state aggiunte in precedenza. La seconda notizia importante riguarda il Nintendo Account, che al momento non garantisce alcuna funzionalità interessante, ma al quale è finalmente possibile iscriversi (vi consigliamo di farlo via Nintendo ID): presto o tardi la Virtual Console ne sarà fortemente influenzata.
twittalo! È il ventesimo compleanno di Pokémon, e la Virtual Console partecipa ai festeggiamenti
Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Rossa (GBA)
Questo spin-off, sviluppato dalla storica società nipponica Chunsoft (prima che si fondesse con Spyke), ha già dieci anni di età. Era una software house specializzata nel genere dei dungeon crawler, una categoria ben definita fino a qualche anno fa, che ora si è ibridata e espansa in modalità difficilmente circostanziabili: quello che è accaduto, di fatto, è che come genere così preciso e canonico, il dungeon crawler nipponico è sempre più raro. Nonostante la presenza dei mostri Nintendo, Pokémon Mistery Dungeon rispetta ogni dogma del genere.
Esclusa la cittadina iniziale, dove si possono allenare i pokémon, comprare oggetti e poco altro, il titolo è strutturato in una serie di missioni di salvataggio. L'ambientazione varia, e le tante zone, suddivise in numerosi piani, sono generate casualmente; con tutti i pro e i contro che abitualmente perseguitano questi giochi. È vero, non si sa mai dove e come si troveranno gli ostacoli; è altrettanto vero però che la natura degli stessi è nota fin dall'inizio. Il confine tra varietà, imprevedibilità e ripetitività è molto sottile, e Pokémon Mystery Dungeon non lo gestisce brillantemente: tuttavia, anche nei suoi momenti peggiori, stimola la passione del giocatore con una buona storia, dei dialoghi ritmati e delle missioni piuttosto divertenti, come ad esempio quelle che prevedono l'accompagnamento di un determinato pokémon fino all'uscita di un dungeon. Sono presenti tanti mostri provenienti dalle prime tre generazioni, si può formare un team di esplorazione, e se ne incontrano altri lungo il cammino - amichevoli e avversi. I combattimenti sono a turni, ma non implicano alcun cambio scenario. Insomma, un buon gioco invecchiato discretamente bene.Voto: 6,5/10
Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu (NDS)
Il gioco precedentemente descritto, Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Rossa, com'è tradizione per la serie, ha avuto anche un gemello di colore diverso. Stiamo parlando di Squadra Blu: a differenza del solito però la coppia è uscita su console diverse, visto che quest'ultimo è arrivato su Nintendo DS. Le differenze tra i due, oltre a delle leggere migliorie grafiche di cui si avvale la versione Blu, risiedono soprattutto nello sfruttamento del controllo via touch screen (facoltativo) e nella suddivisione dello schermo, oltre che nella presenza di cinque mostri esclusivi per ciascun episodio.
Se all'epoca la versione migliore era quella per Nintendo DS, soprattutto in virtù di un display totalmente dedicato alla gestione del menù, su Virtual Console c'è parecchio da discutere. Le differenze grafiche infatti non sono così notevoli da rappresentare una discriminante, e la difficile emulazione di Nintendo DS, nonché il costo maggiorato, favoriscono l'acquisto di Squadra Rossa. L'episodio per Game Boy Advance infatti può essere giocato a tutto schermo, eventualità sostanzialmente impossibile per Squadra Blu: la tanto utile suddivisione dei monitor infatti, almeno su Wii U, costituisce soltanto un problema. Prima di concludere aggiungiamo che la connessione tra due piattaforme, su queste riedizioni per Virtual Console, è limitata all'utilizzo delle password (molto lunghe, purtroppo). Niente di drammatico, ma come al solito la connessione diretta è impossibile da effettuare. Bene, come scritto in precedenza, foste interessati al gioco, vi consigliamo Squadra Rossa: sia per il prezzo inferiore, sia per la possibilità di gustarsi l'avventura a schermo intero.Voto: 6/10
Pokémon Ranger (NDS)
Pur con delle differenze da territorio a territorio, Pokémon Ranger, altro spin-off della serie, è uscito a breve distanza da Pokémon Mystery Dungeon. Al contrario della coppia appena descritta, il gioco HAL Lab. è nato e cresciuto su Nintendo DS, ne sfrutta le potenzialità appieno e non potrebbe esistere su un sistema privo di touch screen. Più fedele al concept originale rispetto a Pokémon Mystery Dungeon, è comunque decisamente virato verso l'action se paragonato agli episodi principali: qui il protagonista non è un allenatore di pokémon, bensì - come si evince dal titolo - un ranger.
Una città funge da base, una città in cui entrare nei negozi e nelle case, ma soprattutto dove incontrare i tanti personaggi che nel corso dell'avventura forniscono numerose missioni. Dei compiti da svolgere in aperta campagna, tra i pokémon selvatici: il fulcro del gioco è catturarli attraverso un minigame via stilo. Una volta entrati in contatto col mostriciattolo infatti muta lo scenario, e bisogna intrappolare il pokémon in questione disegnandogli dei cerchi attorno il più velocemente possibile. Più forte è il mostro più opporrà resistenza - attaccando le vostre grafie - e più cerchi serviranno. Spesso è necessario avvalersi dell'aiuto di un pokémon già conquistato per sedare la prossima cattura, e rendere più semplice l'operazione. Frequentemente i mostriciattoli vanno usati per risolvere degli enigmi ambientali: un pokémon d'acqua, ad esempio, è in grado di spegnere un incendio. Un gioco molto carino e divertente, dal tutorial iniziale eccessivamente lungo.Voto: 6,5/10