Uno dei due C130 begli atterra a Bruxelles proveniente da Sion
BRUXELLES - Alle undici di questa mattina il Belgio intero si è chiuso in un minuto di silenzio intriso di tristezza e lacrime in ricordo delle 28 vittime (22 bambini, quattro insegnanti e due autisti) che martedì sera hanno perso la vita nello schianto di Sierre. Bandiere a mezz'asta, occhi lucidi, sguardi nel vuoto: basterebbero queste immagini per sottolineare il dolore non solo di un Paese che vive oggi una giornata di lutto nazionale, ma dell'Europa intera che ha seguito con angoscia gli sviluppi della vicenda. Un momento di cordoglio sottolineato dai carri funebri che stamane sono andati all' areoporto di Melsbroek per recuperare le salme. Erano decollati alle 9 di oggi dall'aeroporto svizzero di Sion, con destinazione Bruxelles, i due Hercules C130 dell'aeronautica militare belga, con a bordo le bare delle vittime dell'incidente e sono atterrati alle 10, 30..Il quotidiano belga Le Soir rivela che l'autista del pullman non era ubriaco: l'autopsia non ha rilevato alcuna traccia di alcol, né nel suo sangue né in quello del secondo conducente. Secondo quanto ha riferito Tom Cooremans, presidente della Toptours, compagnia proprietaria del pullman, i due autisti non erano in pensione ma erano professionisti esperti, con dieci anni di anzianità alle spalle per il conducente al volante e due anni per il secondo.