Un mite inverno sudafricano. Ke Nako.* - 1ª parte -

Creato il 07 giugno 2010 da Danilo Baccarani @dumbbac
Compendio semiserio alla conoscenza della città di Johannesburg e del popolo sudafricano.

Sia chiaro. Anche in Africa esiste l’inverno e si dà il caso che qui ai 1753 metri sul livello del mare nella ridente Johannesburg, meglio Jo’burg o meglio ancora Jozi, l’inverno stia bussando in maniera tiepida alle porte dell’emisfero australe.
Durante il giorno un caldo sole mantiene la temperatura sui 20 gradi, mentre la sera il termometro scende pericolosamente danzando sui 6-7 gradi.
Vi scrivo dal quindicesimo piano del Parktonian Hotel mentre una serie di sirene della polizia attraversa la notte buia e le strade del pericolosissimo quartiere di Braamfontein restano desolatamente vuote. La zona è considerata high risk area ed è assolutamente sconsigliato camminare da soli, sia di giorno che di notte.
I nostri spostamenti sono garantiti da pullmini che ci recuperano nel piazzale antistante l’albergo e ci lasciano all’IBC: come i peggiori detenuti, la nostra vita ha delle scadenze e delle innocenti evasioni dalla realtà.
Infatti, dal nostro albergo possiamo recarci (sempre accompagnati in minibus) in zone considerate sicure: Sandton, Melville, Rosebank, dove possiamo trovare ristoranti, centri commerciali e credere almeno per un attimo che qui la vita sia normale come nel resto del mondo.
Questo è un paese completamente all’opposto. In tutto. Dall’acqua che gira al contrario (rispetto all'emisfero boreale) negli scarichi dei lavandini, fino alla straordinaria cordialità e nella grande umiltà che i sudafricani dimostrano.
Siete mai stati accolti, chessoio in un ristorante, da un sorridente cameriere che vi dice: “Ehi, ciao! Come stai?”. Entrate nei vostri uffici, accolti dal custode dello stabile che vi chiede come state? Alla gente qui importa, e anche parecchio, a quanto pare.
Sono talmente poco abituato che resto di sale ogni volta e puntualmente faccio una pessima figura.
Nonostante le condizioni sociali difficili, questo paese e questa gente sanno la grande opportunità che hanno davanti al resto del mondo: possono dimostrare che pur con alcune inadeguatezze si può far fronte a tutto con poche semplici parole.
Ehi, ciao, come stai?
*Ke Nako = (si legge Ki Nako) In lingua Zulu, traduzione “E’arrivato il momento”. La lingua Sutu è una delle 11 lingue ufficiali del Sud Africa. Ke Nako è uno dei motti del Mondiale.

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