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Un modello di business: costi fissi e variabili con excel (Parte 3)

Da B2corporate @b2corporate

Proseguiamo con la terza parte dell'articolo dedicato al break even point, costi fissi e variabili.

Nel precedente articolo avevamo evidenziato l'importanza di impostare eventuali scenari crescenti o decrescenti delle vendite e conseguentemente dei costi variabili rispetto all'ipotesi expected.

L'incertezza dei mercati e le sue possibili evoluzioni necessitano sempre la costruzione di diversi scenari al fine di evidenziare cosa potrebbe accadere in caso di mutamento delle variabili in gioco.

Un modello di business: costi fissi e variabili con excel (Parte 3)


Spesso anche un'attenta politica di riduzione dei costi fissi può portare ad un miglioramento della redditività sopratutto in caso di mercati molto ciclici e con possibili forti oscillazioni delle vendite; ciò equivale da un lato ad avere un più basso punto di pareggio e dall'altro ad avere più flessibilità in termini di costi, privilegianodo quelli variabili: aumenta il mio business e il mo venduto e proporzionalmente aumentano i miei costi.

Un modello di business: costi fissi e variabili con excel (Parte 3)

Nel nostro esempio abbiamo ipotizzato una riduzione dei costi fissi da 60.000 euro a 50.000 euro.

Pertanto posizionando il nuovo ammontare dei costi fissi nella cella C6 del foglio "Fix cost reduction" abbiamo alcuni miglioramenti in termini di redditività e di punto di pareggio che da 74.390 passa a 61.991.

Un modello di business: costi fissi e variabili con excel (Parte 3)

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