Proseguiamo con la terza parte dell'articolo dedicato al break even point, costi fissi e variabili.
Nel precedente articolo avevamo evidenziato l'importanza di impostare eventuali scenari crescenti o decrescenti delle vendite e conseguentemente dei costi variabili rispetto all'ipotesi expected.
L'incertezza dei mercati e le sue possibili evoluzioni necessitano sempre la costruzione di diversi scenari al fine di evidenziare cosa potrebbe accadere in caso di mutamento delle variabili in gioco.
Spesso anche un'attenta politica di riduzione dei costi fissi può portare ad un miglioramento della redditività sopratutto in caso di mercati molto ciclici e con possibili forti oscillazioni delle vendite; ciò equivale da un lato ad avere un più basso punto di pareggio e dall'altro ad avere più flessibilità in termini di costi, privilegianodo quelli variabili: aumenta il mio business e il mo venduto e proporzionalmente aumentano i miei costi.
Nel nostro esempio abbiamo ipotizzato una riduzione dei costi fissi da 60.000 euro a 50.000 euro.
Pertanto posizionando il nuovo ammontare dei costi fissi nella cella C6 del foglio "Fix cost reduction" abbiamo alcuni miglioramenti in termini di redditività e di punto di pareggio che da 74.390 passa a 61.991.
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RISORSE PER APPROFONDIRE