E' stata un'esperienza nuova per tutte e tre, dato che ne eravamo sprovviste, e il risultato è stato inaspettato e convincente.
Un altro modo per disegnare e colorare, attraverso le tre possibilità date dal gioco: Lezioni, Modalità libera, Esercizi. Ogni categoria offre diversi livelli che si ampliano a mano a mano che si va avanti. Un gioco che ha conquistato anche noi mamme!
Di seguito le nostre impressioni e l'esperienza vissuta dai bambini con la console e il pennino in mano.Bimbuzza e Viviana
"Intuitivo" e "attraente" sono le prime cose che ho pensato, nel vedere Bimbuzza alle prese con Pokémon Art Academy.
E' bastato spiegarle una sola volta come fare che poi è andata da sola, scegliendo i personaggi da disegnare e colorare.
E' stato sorprendente vedere come si muoveva tra i tasti per andare avanti o tornare indietro, salvare il suo disegno e riconoscere le parole SI - NO - OK.
Ho notato che si destreggiava meglio nei giochi delle categoria Lezioni, perché più guidata e da principianti, mentre la modalità libera richiedeva di più la mia presenza, per farle vedere come scegliere i colori.
Certamente con l'uso costante del gioco, qualunque bambino impara giorno per giorno ad andare avanti nei vari livelli. Anche la sezione esercizi ha interessato molto la mia Bimbuzza e a un certo punto ha realizzato dei bei quadretti.
Il tempo massimo che è riuscita a dedicare al gioco, tutte le volte che lo abbiamo provato, è stato di massimo mezz'ora.Che dire? Un gioco molto carino e alternativo che, nell'arco di una giornata fatta di vari momenti divisi tra gioco creativo, letture e bambole, può essere un ulteriore intrattenimento per i bambini. Soprattutto l'ho trovato adatto ai 3 anni 1/2 della mia bambina e alla sua capacità di intuire i vari step e il funzionamento del gioco.
Mister G e Francesca
Abbiamo trascorso una bella mezz'ora insieme addentrandoci in questa nuova modalità di disegnare e ci siamo divertiti molto.
Il gioco è molto semplice, si capisce bene e subito come ci si deve muovere. Devo dire che l'utilizzo della penna aiuta molto l'esecuzione del disegno, la rende molto simile alla medesima azione su foglio.
La modalità di gioco Lezioni è stata quella che più ha divertito mio figlio, è guidata in modo sapiente, passaggio dopo passaggio. Le linee tratteggiate da unire e poi da colorare sono ben chiare e facilitano il tutto.
La sezione Esercizi è quella che ha richiesto maggior impegno per essere completata, poiché essendo più libera è risultata per lui più impegnativa ma ugualmente eseguibile. La mia presenza è risultata sempre necessaria sia per leggere le istruzioni che scorrono nello schermo in alto sia per aiutarlo nell'eventuale bisogno di cancellare tratti che lui riteneva sbagliati.
Sorprendente il fatto che da solo sia riuscito a procedere nei passaggi e a tornare al menu principale quando una sezione era completata.
Chiaro e d'effetto è piaciuto a mio figlio e direi che, insieme ad un adulto, è un piacevole modo di giocare anche per bambini che come Mister G hanno appena tre anni.
Miss Energy e Ketty
La passione per console e videogiochi, nella mia famiglia,appartiene a mio marito. Il piacere di creare, disegnare e giocare con i colori, è tutto mio. "Pokémon Art Academy" è il punto d’incontro fra questi due passioni trasmesse alla nostra bambina.
Fra le tre sezioni del gioco, quella che più l’ha divertita è stata la "modalità libera" nella quale ha potuto esprimere la voglia di autonomia di treenne “faccio io da sola!” e le ha permesso di disegnare dei Pokemon originali secondo il proprio gusto.Naturalmente, prima di lasciarla in modalità libera, ho affiancato Miss Energy nelle mini lezioni, leggendo le istruzioni del maestro, un artista sorridente che, dopo una breve presentazione del personaggio (si disegna meglio ciò che si conosce) spiega ogni passaggio del disegno, il tipo di penna da utilizzare, come scegliere tratto e colore.
Particolarità del gioco che mi hanno colpita:
- nella sezione “lezioni”, oltre all'allievo/giocatore vero, nel mio caso la mia bimba, c’è un altro allievo virtuale, un personaggio di nome Davide che si cimenta nel disegno. Alla fine della lezione, Davide mostra il suo disegno che di solito è un po’ impreciso. La mia bimba non vedeva l’ora di concludere la lezione per confrontare il proprio disegno con quello di Davide e poter dire: “Il mio disegno è più bello del suo!” . Diciamo così, è un modo per imparare ad apprezzarsi!
- di sottofondo c’è una musichetta rilassante che fa compagnia durante il disegno;
- dopo un po’ di tempo che si gioca (non sono riuscita a calcolare quanto), compare un suggerimento molto saggio: “Stai giocando da un po’. Perché non fai una piccola pausa per rinfrescarti le idee?”; se glielo dico io magari la mia bimba protesta, se però lo suggerisce il gioco...;
- è interessante la possibilità di poter visionare la propria “opera” finita su carta Pokemon o su sfondo particolare;
- si possono salvare i disegni negli album, magari anche per monitorare i progressi o le varie sfumature che si riesce a conferire ai disegni col tempo.
KettyVivyFrancy