in quest'ultima settimana ho avuto più frequentemente mal di testa, anche bello forte, e mi sono ben stressata con il monello che, causa febbre e tosse, è stato a casa tutti i giorni, 24 ore su 24 (tranne giovedì, a dire il vero, quando ho provato a rimandarlo all'asilo ma la tosse poi è peggiorata di nuovo).
Il mio ometto, forse anche a causa del malessere fisico e della scocciatura di dover starsene chiuso in casa, in questi giorni ha raggiunto vette altissime di irrequietezza e di ingestibilità. Davvero: un momentaccio.
Per lui, certo, povero. Ma anche per me, ti assicuro.
So che non è questa la cosa peggiore che possa capitare ad una persona e ad una mamma in particolare. Però oggi mi pesa. Sono insofferente e me ne dispiace, soprattutto perchè perdo la pazienza con lui e vedo che ne resta colpito, dispiaciuto. Anche se dura poco, torna presto a combinar guai e a farmi ammattire.
Il senso di questo post? Mah... Prendilo per quello che è: solo un piccolo sfogo.
Vorrei poter scrivere sempre cose piacevoli, ma non è possibile. Equivarrebbe a falsare la realtà.
Ma poi il mio monello mi sorride (ma come fa ad essere tenerone e furbone allo stesso tempo?) e mi abbraccia e io mi dimentico del resto. Per un momento. Giusto il tempo che passa fino alla monelleria successiva, ovviamente.E così si va avanti. Perchè indietro non si torna, giammai.