Come e' stato piu' volte detto il prossimo passo verso una apertura decisa da parte del governo cubano e' il permesso di uscire dal paese senza inviti dall'exterior o balzelli simili.
E' una cosa che non dovrebbe tardare molto,ovviamente ci saranno precisi paletti per tutti coloro che svolgono lavori per i quali Cuba ha investito molto penso a medici,insegnati,militari e altre figure professionali di una certa importanza.
Uno dei timori che il governo ha e' che piu' che una salida dal paese la cosa possa trasformarsi in un esodo biblico ma credo che parecchi fattori faranno si che la cosa non assumera' proporzioni tali da mettere in crisi il sistema produttivo cubano.
Non sono piu ' i tempi del Mariel,Cuba in questi lustri e' cresciuta,cresciuto e' il benessere e il livello di vita della gente.
Fa comodo parlare di liberta' e cose simili ma credo che il 99% dei cubani che hanno lasciato l'isola negli ultimi 30 anni lo abbiano fatto per motivi economici infatti appena possono ci ritornano per periodi piu' o meno lunghi.
Nessun cubano laswcia Cuba se nel suo paese ha la possibilita' di vivere decorosamente.
Molti hanno viaggiato sono tornati,sono ripartiti.
Sono finiti i tempi in cui il piu' idiota del barrio usciva dal paese per poi rientrare in vacanza 3 anni d'opo coperto d'oro.
Qualche anno fa a Tunas quando rientrava un cubano americano lo vedevi col codazzo di parenti e amici pagare 60 birre e atteggiarsi a padrone delle ferriere con cadenon y todo.
Oggi al limite rentano un carro ma un certo modo di especular e' finito o sta' finendo,i cubani sanno com'e' la situazione del mondo oggi,anche perche' el noticiero mette la cosa molto bene in risalto sanno che i loro compatrioti pasan trabajo e ogni giorno sognano di poter tornare a Cuba con un minimo di condizione per vivere bene.
Il cubano vuole viaggiare,vedere un po' di mondo,si vende la casa per questa ragione,si vende la casa ma si lascia sempre e comunque alle spalle un posto dove vivere,dove ritornare magari dopo una ampia vuelta.
Anni fa in un suo film Troisi diceva che un napoletano non deve per forza essere un emigrante puo' anche essere uno che viaggia,quello era un film ma oggi per Cuba questo puo' essere una realta'.
A Cuba e' tutto da fare fuori e' tutto fatto,oggi il cubano sa che le prospettive migliori sono a casa sua,occorre che gli sia permesso di approfittarne e le cose si stanno indirizzando in quella direzione.
Sanno che il mondo e' dal culo,lo sanno bene,accanto alla casa de renta dove ho soggiornato l'ultima volta una signora ha venduto la sua a 19000 cuc,bene l'equivalente di 5000 dollari americani li ha inviati alla figlia in Florida che e' senza lavoro e se la sta' passando male.
Un mondo capovolto......