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Un Mondo di Tweets

Creato il 04 gennaio 2012 da Pedroelrey

Twitter è assorto definitivamente a news network, piattaforma di diffusione partecipata dell’informazione, spesso prima dei media tradizionali. Immediatezza e velocità di diffusione delle notizie sono sicuramente i due principali punti di forza della piattaforma.

Anche «The New York Times» ha creato recentemente un nuovo feed, un nuovo account su Twitter specificatamente dedicato a fornire informazione in tempo reale su eventi di particolare rilevanza.  Le motivazioni dietro alla creazione di un ulteriore canale oltre a quello già esistente sono ben spiegate dal Nieman Journalism Lab. Si tratta della consacrazione definitiva di Twitter come canale d’informazione.

Come ho già avuto modo di segnalare, puntare tutto sulla velocità d’informazione rischia di creare un fenomeno definito “hamsterization” che, parafrasando la corsa all’interno della ruota del criceto, conferma in tutta la sua negatività i rischi  dell’effetto auditel sull’informazione online.

La tempestività dell’informazione non è sempre necessariamente un valore, ancor meno se finisce per essere elemento di disturbo alla selezione qualificata ed all’affidabilità. Tema sul quale il contributo di Luca Alagna, certamente un riferimento qualificato in quest’ambito, sulla attenzione da porre nell’utilizzare Twitter come fonte d’informazione e sulla capacità del sistema di autoregolarsi, è assolutamente da leggere.

Ieri è stata una giornata in cui vi sono stati diversi casi che forniscono ulteriori spunti di riflessione sull’argomento in questione. Oltre alla bufala della morte di Fidel Castro, che Luca Alagna utilizza come case study nel suo articolo pre citato, è emerso come l’accont della moglie di Murdoch, apparentemente sbarcata su Twitter contemporaneamente al marito, fosse un  falso d’autore.  Episodio che Mathew Ingram, dal sempre interessante Gigaom, descrive con preoccupazione rispetto alla mancanza di trasparenza che implica.

Una realizzazione, una volta tanto tutta italiana, permette di visualizzare sulla mappa del pianeta l’intesità e la localizzazione dei tweets. Oltre alla mappatura dei cinquettii sono offerte una serie di statistiche sull’utilizzo per ciascuna nazione ed il relativo ranking.  Si apprende in questo modo che l’Italia, nonostante i recente ingresso massivo di personaggi di grande notorietà,  pesa solamente l’1,19% del totale, dodicesima dietro Spagna, Olanda e Malesia.

Perchè allora tanto interesse, tanta rilevanza, anche da parte dei media tradizionali del nostro Paese, intorno a Twitter? Semplice. Perchè al suo interno si sta formando anche in Italia un’elite di opinion leaders in grado di influenzare l’agenda setting sia in termini politici che di informazione.

Proprio per questo, per la capacità di influenza che ottiene e sempre più otterrà, è necessario che ad una corretta vigilanza dei proprietari della piattaforma si abbini un atto concreto di responsabilità da parte di coloro che vi partecipano. Ci stiamo lavorando.

Un Mondo di Tweets


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