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Un mostro a "tutto tondo".

Creato il 13 gennaio 2013 da Marte @CPiramidale
Un mostro a
Solo io so che li catturerò. Solo io so che poi ci riuscirò. Qui nessuno c’è, più in gamba di me, con la mia sfera "Poké"...
«Ma "Pokémon" non è un videogioco per bimbiminkia?!». Quante volte, magari non espressamente in questi termini, mi sono sentito rivolgere un'obiezione del genere? Un'infinità, ad occhio e croce. A tal proposito, ho un preciso ricordo correlato ad una situazione del genere, riferibile ad una remotissima villeggiatura ad Ischia... Ogni giorno si andava a pranzare in un piccolo ristorantino il una piazzetta di Forio e, vista l'assidua frequentazione giornaliera del locale, dopo un po' si iniziò a fraternizzare con i titolari ed i camerieri, com'è giusto che sia. Un giorno viene in ristorante il figlio ottenne di uno degli impiegati. Il ragazzetto era "GameBoy munito" e la cassetta di "Pokémon Rosso" ammiccava dalla feritoia della console portatile. Siccome il bambino bazzicava prevalentemente attorno al nostro tavolo ed ogni due per tre importunava il genitore chiedendogli cose tipo: "Papà, papà! Mi aiuti che non so dove andare? Papà, papà! Mi hanno ucciso. Come faccio?!", ad un certo momento mi intromisi (per dare un po' di tregua all'uomo ed anche per fare conversazione... :) ).
«Ciao. Lo sai che anche io ho "Pokémon Rosso!? Chi hai scelto come "Pokémon" iniziale? Il ho preso "Charmander"...».

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"Char-charm!!!".


Il bambino si intimidì, ammutolendosi, ed il suo genitore perse tutto il rispetto che aveva nei miei riguardi nella frazione di un secondo. Glielo lessi in faccia... ;) Lui, che quotidianamente si doveva sorbire il marmocchio che lo faceva giocare a forza con un videogame cartoonesco e disneyano, non capiva come un post adolescente universitario potesse dedicarsi VOLONTARIAMENTE ad un supplizio del genere.
Ed in quella situazione, hai voglia di spiegargli robe tipo: «Vede, in verità è un gioco innovativo, in quanto prevede la socializzazione a scopo di scambio. Inoltre, la prepotente componente collezionistica è un aspetto decisamente rivoluzionario che, a tratti, funziona come una droga, dando dipendenza. Infine, l'evoluzione dei "Pokémon" non è una questione da approcciare in modo "casual"... Tutt'altro! Se lei considera che ogni mostro tascabile ha delle caratteristiche fisiche proprie e che queste, per ogni esemplare della stessa specie, oscillano tra un livello minimo ed un livello massimo, capisce benissimo da solo che catturare un esemplare a casaccio può non essere sufficiente... O meglio, se uno si accontenta della mediocrità può andare anche bene così, ma per ambire alla perfezione è necessario operare delle serissime selezioni a livello quasi "genetico", se vogliamo...". Secondo voi potevo forse intavolare un discorso del genere con una persona che mi guardava con l'occhio bovino e la testa reclinata, domandandomi: "Ci giochi anche tu?!". Un timido "Si" ed un sorriso di circostanza, a quel punto, era più che sufficiente... ;)
Del resto, è comunque evidente che non sono l'unico a questo modo ad apprezzare il genere.
Infatti, i creatori di "PokéNet" molto probabilmente condividevano il mio identico punto di vista, sulla questione "Pokémon"...

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"PokéNet", in una delle sue ultime incarnazioni.


"PokéNet" era un ambizioso progetto "indie" spentosi tragicamente qualche anno fa. Interamente sviluppato in "Java" e totalmente "multipiattaforma", il suddetto videogioco era una rilettura globale (in chiave smaccatamente "MMORPG") dei videogames sui "Pokémon". Nel dettaglio, il giocatore approdava su uno specifico "server" con il "client" di gioco, si creava il suo bel "alter ego" (un giovane ed ambizioso allenatore di mostri tascabili...) e, dopo aver scelto uno "starter" (tra ben dodici mostriciattoli differenti!), poteva incominciare ad esplorare liberamente le multiformi lande di "Johto" e "Kanto", incontrando tanti altri avventurosi esploratori umani che, come lui, non vedevano l'ora di interagire, scambiare e combattere!
Il tutto era decisamente molto ben fatto e lo sviluppo serrato del programma prometteva molto ma molto bene (anche se i "servers" di gioco si rivelavano spesso e volentieri abbastanza instabili ed erano popolati esclusivamente da una marmaglia di brasiliani totalmente incapaci di spiaccicare una misera parola in inglese... ;) ).
Poi, di punto in bianco, la fine. "Nintendo/Game Freak" si accorge dell'esistenza del videogioco in questione e probabilmente manda gli emissari della "yakuza" direttamente a casa degli incoscienti sviluppatori. Seguono minacce di morte, dita mozzate e spargimenti di sangue... Morale: il "client" di "PokéNet", da un giorno all'altro cessa di funzionare, l'"homepage" del gioco sparisce letteralmente nel nulla e del suddetto videogame rimane solamente qualche fugace traccia, sparsa nei meandri della rete. (Uno sparuto video su "YouTube" e qualche immagine...).
Dissolvenza in nero e salto temporale in avanti...
Agosto 2012.
La conoscete quella bella favoletta che ci dice che la storia è circolare e che prima o poi si ripete inesorabilmente sempre uguale a sé stessa? Si? Bene...

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"Vai Charizard!!!".


"Pokémon 3D" è un progetto relativamente giovane (non ha nemmeno sei mesi di vita...), ma che sprizza carisma da tutti i pori. Nel dettaglio, si tratta di una riedizione di "Pokémon Gold/Silver" appositamente concepita per girare sui nostri beneamati "PC"... In un ambiente totalmente tridimensionale, "texturizzato" con delle "skins" estrapolate direttamente dai videogiochi originali, abbiamo la facoltà di muoverci, catturare mostri e duellare in pieno "Pokémon style"! Pensate: allo stato attuale (il gioco non è finito e presenta ancora qualche "bug" sparso qua e la... ;) ) esiste perfino la possibilità di "linkarci" con un amico per gettarci nella mischia in maniera "collaborativa".
A livello tecnico, quel che c'è è decisamente molto gradevole (personalmente, trovo davvero adorabile il "look" cubettoso degli "sprites" in "bitmap" adoperati per rappresentare le persone, i mostri tascabili ed in generale tutti gli elementi decorativi degli scenari...). Per il resto, i combattimenti, anch'essi inseriti in un contesto totalmente tridimensionale, funzionano più che bene (e ci mancherebbe altro... Le meccaniche che li regolano sono collaudatissime e sono state fedelmente replicate! :) ) e tutto il resto è indubbiamente ben fatto (della serie: l'ingresso in un "PokéCenter" è un'esperienza di una familiarità a tratti commovente... :D ).
Detto questo, "Pokèmon 3D" è sarà una perla videoludica, nel prossimo futuro?
Io dico di no, perché purtroppo ho il sentore che "Nintendo", tra non molto, si inculerà a saltelli anche il giovane "Nilllzz". (Così come ha già fatto con l'intero "team" di sviluppo del compianto "PokéNet"...).
Morale? Provate questo gioco, prima che sia troppo tardi!
Non ve ne pentirete e, quando sparirà (perché andrà inevitabilmente così, fidatevi... :( ), potrete affermare con orgoglio: "IO C'ERO!!!" :)

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