Di partito non vogliono sentir parlare i militanti(ops! attivisti) del Movimento 5 Stelle ma nell’ultima tornata delle elezioni amministrative sono usciti alla ribalta nel panorama politico italiano riuscendo a catalizzare una bella somma voti come solitamente fanno i partiti, o meglio facevano.
Per i più sono una novità di questi ultimi mesi da quando Grillo è sempre sulle prime pagine dei giornali. Invece per chi segue la politica, soprattutto locale, non è successo niente di inaspettato. Bastava avere uno dei tanti attivisti fra gli amici di Facebook o fra i following di Twitter per essere al corrente che il MoVimento da parecchio lavora sul territorio come quasi nessun partito ancora fa.
Sta proprio qui il punto, lavorare sul territorio. Da qualche tempo a questa parte i partiti non riescono a presidiare il territorio come una volta affidandosi di volta in volta a personalità locali. Nel Nord la Lega è riuscita a creare un sentimento popolare che permette sempre molto attivismo, scandali permettendo, soprattutto quando c’è da fare opposizione. PdL e Pd rimangono vive solo in alcune parti di territorio italiano grazie a soggetti interni che non vogliono dimenticarsi troppo del passato, in altre invece alcuni parlamentari si esibiscono di tanto in tanto in conferenze pletoriche scarsamente partecipate. Anche gli altri partiti solo in alcune zone dove il loro consenso è particolarmente forte affidandosi per il resto al leader o all’ideologia.
Il Movimento 5 Stelle invece sta riuscendo, per quello ho osservato, a mobilitare di nuovo tanta gente con lo stesso fine degli altri partiti, amministrare. Tutto ciò non è deducibile dai risultati elettorali perchè il grande successo mediatico di Grillo ha certamente dato una mano alle varie liste sparse sul territorio alterando il vero consenso. Il Movimento è attivo sul territorio, riesce a coninvolgere i cittadini soprattutto chi ultimamente era lontanto dalla cosa pubblica e chi anche non se ne è mai avvicinato. Nessun interesse economico o l’appoggio di poteri forti, solo la volontà e la consapevolezza di poter cambiare realmente le cose.
Ecco perchè lo considero un MoVimento di altri tempi.
Credo che lo scontro con la realtà amministrativa sarà un bello scossone per questo movimento. Si accorgeranno che tutto non si può fare, ci sono gli altri soggetti pubblici e privati con cui confrontarsi. La Lega a suo tempo si è adattata bene alle istituzioni dimostrando di poter trasformarsi da partito di lotta a partito di governo.
Alcuni di questi esponenti del M5S ultimamente sono stati ospiti a varie trasmissioni televisive, Grillo permettendo, e ho notato molta ignoranza soprattutto nel funzionamento della macchina pubblica e nella reale attuazione degli obiettivi che si pongono.
Il loro programma mostra molti punti che io ritengo completamente assurdi in un paese del 2000 ma sono anche d’accordo che ognuno è libero di far sognare i propri elettori con utopie, impossible is nothing. Quello che mi preoccupa davvero è la mancanza concreta di conoscenza degli organi amministrativi, di come si tramuta l’idea in azione e di come rapportarsi con le altre forze politiche. Forse è proprio questo che manca al movimento per essere completo: persone che siano realmente capaci e competenti all’interno di una futura amministrazione e un programma che riesca a convincere con soluzioni concrete i cittadini. Non possono continuare a godere delle disgrazie altrui cavalcando il populismo contro i partiti a meno che non vogliano diventare come loro.