Un museo dedicato ai Grigi?

Non si sa esattamente quando, nè come, nè dove. Ma l’idea di un museo tematico sull’Alessandria Calcio aleggia in città da almeno 4 anni. Si tratterebbe di un luogo “di culto” per tutti gli alessandrini che vorranno ripercorrere (ed ammirare) la storia dei Grigi e poter toccare con mano centinaia di memorabilia esposte: dalle antiche maglie a foto d’epoca, dall’oggettistica a documenti d’archivio, da vecchi trofei a cianfrusaglie “grigie” d’ogni sorta. Alla vigilia dello spegnimento delle 100 candeline della società, evidentemente in sintonia con la ricorrenza e cavalcando i sentimenti che ne conseguono, l’idea ieri è tornata sul tavolo della politica grazie al consigliere Bocchio, il quale ha ribadito il desiderio di voler dar vita ad un vero e proprio museo interamente dedicato ai Grigi. Bocchio non ha fornito scadenze precise nè ulteriori dettagli sui costi (“non troppo elevati, si tratta di metter su qualche bacheca”). Ciò che però è emerso è che il sito su cui- o meglio, sotto cui- sorgerebbe  il museo potrebbe essere niente meno che lo stadio Moccagatta. “Sotto alla gradinata Sud c’è un ampio spazio”, ha assicurato Bocchio, “già utilizzato in diverse occasioni, molto buono per un’iniziativa del genere. Si tratterebbe di seguire l’esempio del Santiago Bernabeu, all’interno del quale è stato allestito il museo dedicato al Real Madrid,  come è stato fatto a Buenos Aires per il Boca Junior. Del resto anche l’Alessandria gode di una storia gloriosa, con giocatori e tattiche- come quella del ‘catenaccio’- che hanno fatto scuola. Hanno indossato la maglia grigia calciatori leggendari, di tutto ripsetto e conosciuti- in passato- in tutto il mondo”.

 Difficile dire quando e se davvero il progetto prenderà forma. Ciò ce sappiamo ora è che molte vecchie glorie e alcune famiglie di ex calciatori dell’Alessandria sarebbero disposte ad offrire il loro pezzi personali e concederne l’esposizione nel “per-ora-fantomatico” mausoleo.

insomma, le idee non mancano, la buona volontà neppure. C’è solo qualche incognita sulll’aspetto burocratico-logistico-strutturale e… finanziario. Ma come non pensare positivo, come non essere ottimisti- oggi- nel giorno del primo secolo di vita?