>Un mutuo “particolare”" title=">>Un mutuo “particolare”" />
Il debito pubblico italiano rasenta i 2000 miliardi di euro. Un debito di cui tanti italiani non hanno colpa, un debito che tanti italiani non hanno provocato, un debito quello italiano causato dalla corruzione e dagli sprechi della politica italiana.
Per pagare il debito pubblico l’Italia ha aderito al Fiscal Compact e si è impegnata per ridurre il debito di circa 45-50 miliardi all’anno, una vera e propria “camicia di forza”, come molti l’hanno definito.
Per risanare il debito l’Italia sta “svendendo” il suo patrimonio pubblico il quale appartiene a tutti gli italiani.
Per risanare il debito pubblico si “taglia” sulla sanità, sulla scuola pubblica, sulla ricerca, sull’Università e sulla cultura in generale.
Un debito pubblico figlio di tante generazioni di politici “scialacquatori”, un debito il quale sono costretti a risanare i cittadini italiani esenti da colpe.
Un debito che porta riforme d’austerità e rigore, riforme “draconiane” che gravano su tanti italiani.
Un risanamento del debito che rende molti più poveri di prima e chi era già povero praticamente è ridotto ad una povertà senza dignità, una povertà da “digraziato”.
Un risanamento del debito che sta aggravando sempre più il clima di recessione economica già presente, un risanamento del debito che ci accompagnerà per molti anni come il pagamento di un mutuo per una casa: solo che alla fine di questo “particolare” mutuo non si avrà niente in cambio.