Commedia natalizia firmata Aurelio De Laurentiis che non aggiunge nulla di nuovo, Un Natale stupefacente conferma che Lillo e Greg riescono a sorreggere sufficientemente bene la scena, nonostante non brillino di creatività comica.
Matteo ha nove anni e i suoi genitori, per un equivoco, vengono arrestati e accusati di essere degli spacciatori di marjuana. Allora per fargli passare un Natale tranquillo, i due zii decidono di dedicarsi a lui, almeno fino a che non si risolverà il disguido legale.
Se si volesse effettuare un paragone con le altre commedie italiane 2014 di stampo natalizio Un Natale stupefacente sarebbe un gradino sopra Ma tu di che segno sei? e un gradino sotto Il ricco, il povero e il maggiordomo. Questo perché la pellicola diretta da Volfango De Biasi evita di deragliare in direzione di una comicità demenziale e gonfia di idiozia, non riuscendo, tuttavia, a esibire una comicità intelligente. Difatti Un Natale stupefacente è prevedibile, banale e facilmente riconoscibile perché perfettamente inserito all’interno delle canoniche dinamiche della commedia “ripulita” da tutti quegli stilemi carnevaleschi ed esagerati. Di conseguenza si assiste a una pellicola dalla rapida realizzazione, che pone una in fila all’altro situazioni poco ricercate e che vive di momenti.
Un Natale stupefacente è il prodotto di cui si sente il bisogno durante le vacanze, che permette di mettere in standby il cervello e che ammassa volti noti di commedie anonime che rimpolpano il panorama cinematografico durante l’anno. Lillo e Greg fungono da tiranti, da ideali strumenti d’attrattiva, ma probabilmente non basta a far decollare Un Natale stupefacente e a farlo spiccare.
Commedia anonima e dallo sviluppo narrativo “telefonato”, Un Natale stupefacente pone tutti i pezzi del puzzle in modo ordinario, senza curarsene particolarmente. Un prodotto che pare “immobile” esempio di cinema d’evasione, che a volte fa storcere la bocca e in altre occasioni disegna un flebile sorriso.
Uscita al cinema: 18 dicembre 2014
Voto: **