Salute e made in Italy. Un binomio utile socialmente ed economicamente. Mentre l‘export dell’industria agroalimentare anche in un anno come questo ha visto dei segnali positivi, gli agricoltori invece vedono i loro prodotti senza prospettive di mercato.
Mercatini, vendita diretta, mense biologiche, contratti con mense di istituti di pena e di ricovero, insomma solo se si va direttamente sul mercato i costi di coltivazione forse si ripagano.
Certo che le famiglie di fronte a sconti civetta dei supermercati o a prodotti provenienti da altre nazioni e venduti sottocosto (tanto poi si può ricaricare su altri prodotti) comprano per risparmiare.
Giorni fa al mio mercato c’erano 3 contadini che vendevano in piazza. Di essi uno era molto giovane (meno di 30 anni) e aveva 4-5 prodotti (cavoli, verze, carote, patate,cicoria, uova) con ben indicato il prezzo variabile fra 1€ e 1.30€ al kg. Gli altri due, con un età ben matura, avevano molti prodotti (arance? nelle Marche?) ma nessun prezzo esposto.
Sono andato a ringraziare quel giovane e ho detto alla mia famiglia se quando si ha bisogno di qualche verdura di acquistarla da quel giovane.
Vi lascio un video molto stagionato ma qualche consiglio dietetico e italico non guasta!