Sono una mamma molto presente. Ho abbandonato il lavoro per seguire mio marito nelle sue peregrinazioni e di certo non l'ho cercato una volta rimasta incinta. Potevo e volevo godermi i miei bimbi. Li sto crescendo quasi da sola, solo durante l'assenza di 4 mesi di mio marito mi sono fatta aiutare da una au pair.
Sono una mamma che lascia i suoi bimbi vivere. Non sono fissata con il vestitino stirato e pulito, li lascio correre, cadere, rialzarsi, provare, avvicinare agli animali, salire le scale con un occhio attento nel caso servisse il mio aiuto.
Ho allattato entrambi per 13 mesi, con la prima ho continuato anche se avevo il pancione, fino a un mese prima del secondo parto. Sto attenta all'alimentazione, a non abusare della televisione, a farli stare il più possibile all'aria aperta, a non sommergerli di cose.
Come coppia ci piace viaggiare e abbiamo rallentato i ritmi per permettere anche ai nostri piccoli di godere del viaggio, organizziamo le nostre gite fuori porta solo dopo esserci accertati che anche loro possano divertirsi.
Eppure ho un difetto che mi fa stare male, come una bella donna con un neo grande e nero sulla punta del naso, mi sento di rovinare tutto quello che di buono faccio con le mie urla e i miei scatti di rabbia. Sarà carattere, sarà quello che ho vissuto in famiglia (le urla proprio si sprecavano), sarà il sentirmi alle volte schiacciata dal peso della responsabilità di crescere questi bimbi quasi completamente sola...ma alle volte non reggo, non reggo i loro continui no, il loro portarmi al limite, il loro non ascoltare mai. Sono bimbi, ma io sono umana e sclero.
E poi partono la paranoie di quanto da grandi risentiranno di questa mia aggressività, di quanto male gli stia facendo. Sono contraria agli scapaccioni, ma quando arrivo al limite, alle volte mi scappano e mi sento ancora più una schifezza, perchè oltre tutto vado pure contro i miei principi. Che educazione starò mai dando? Quanto andrà ad incidere tutto questo sulla loro autostima?
Mi fermo spesso a pensare, a riflettere, a soppesare e so che già questo è importante, il saper mettersi a nudo, il sapere quali limiti si hanno, ma tutto questo non mi basta, vorrei tanto avere una piccola finestra sul futuro che mi sappia tranquillizzare, che mi mostri che in fondo andrà bene, che il bene che faccio è diecimila volte più forte del male.
Sono una tra le milioni di mamme imperfette al mondo, ma semplicemente vorrei non esserlo, perchè loro, i miei bimbi, si meritano tutta la perfezione di questo mondo.