Bandai Namco tenta di reinventare i picchiaduro ispirati a Dragon Ball partendo dalla libertà di scelta data al giocatore
Se avete seguito la nostra copertura durante il corso delle fiere estive oramai dovreste aver familiarizzato con Dragon Ball Xenoverse: sviluppato dai veterani di Dimps, il nuovo capitolo dedicato alla serie di Akira Toriyama si innesta nel classico modello del picchiaduro a incontri che ha appassionato milioni di fan ma cerca qualche nuova soluzione sotto forma di un potente editor che dà al giocatore la possibilità di crearsi il proprio eroe dei sogni. Una storia originale che parla di viaggi temporali e cambiamenti nella progressione narrativa classica della serie, farà quindi da scusa per una modalità principale che ci vedrà ripercorre gli eventi più celebri e iconici di Dragon Ball Z, collaborando e sfidando alcuni dei volti noti del manga - e quindi dell'anime - da una prospettiva completamente nuova. Durante una presentazione che Bandai Namco ha organizzato per mostrare alla stampa la sua imminente line up abbiamo avuto la possibilità di rivederlo e metterci le mani sopra, così da approfondire le novità di questo interessante, a suo modo ambizioso progetto.
twittalo! Xenoverse offre la possibilità di creare il proprio eroe tratto dal mondo di Akira Toriyama
Un combattente, tanti maestri
Poter creare il proprio eroe in maniera autonoma sarà solo il primo passo dell'esperienza ludica di Dragon Ball Xenoverse. Scelta la razza, il sesso e l'estetica della nostra controparte virtuale verremmo infatti proiettati all'interno della città di TokiToki, un ambiente inedito che farà da hub per socializzare con altri utenti ma anche da centro nevralgico per lo sviluppo della trama scritta da Dimps, un capitolo esclusivo per il gioco che come accennato passerà in rassegna alcune delle battaglie classiche ma ci metterà anche al cospetto di due nuovi nemici, Towa e Mira.
Sfida dopo sfida, allenamento dopo allenamento apprenderemo dai nostri maestri - tutti appartenente al cast della serie - le relative tecniche di combattimento, migliorando le nostre statistiche e il parco abilità a disposizione. Cambiare in corsa il sensei di riferimento farà nascere rivalità e inimicizie, dando accesso a eventi e linee di dialogo uniche sempre innestate all'interno di una storia già delineata e composta da missioni principali e secondarie. Queste ultime saranno opzionali e giocabili da soli così come in compagnia di altri utenti in carne ed ossa. Un aspetto interessante legato alla libertà di personalizzare dei lottatori, soprattutto in ambito multigiocatore, è l'imprevedibilità degli scontri che non ci daranno modo di capire in un istante, semplicemente guardandolo, che tipo di strategia adotterà l'avversario. Ciò detto, al di fuori della modalità Storia si potrà decidere di controllare tutto il roster di personaggi apparsi in Dragon Ball Z, quindi chi volesse sbizzarrirsi con Goku e compagnia non resterà deluso. Dragon Ball Xenoverse - Videoanteprima GamesCom 2014Tutto da copione
La demo era piuttosto limitata, dando modo di saggiare alcuni scenari tratti dalla campagna per singolo giocatore e sfidare l'intelligenza artificiale o altri giocatori in battaglie uno contro uno. Le partite nella versione finale avranno comunque un respiro maggiore, mettendo a confronto fino a un massimo di sei giocatori divisi in due squadre da tre.
Il sistema di gioco non è particolarmente innovativo, proiettandoci all'interno di enormi arene da percorrere a terra ma soprattutto in aria, librandosi in volo così da ingaggiare l'avversario in spettacolari balletti a suon di calci, pugni e mosse speciali. Come da tradizione bastano pochi minuti pad alla mano per far pratica con un sistema di controllo che utilizza un paio di tasti per gli attacchi principali e il grilletto R2, su PlayStation 4, per dare accesso alle mosse speciali, da scegliere sempre attraverso i pulsanti frontali. Le opzioni di movimento sono le solite e nel complesso il gioco ci è parso solido e divertente, anche se certo non dotato di chissà quale stratosferica profondità. L'adozione di alcuni middleware, su tutti il motore fisico Havok, hanno inoltre permesso di implementare collisioni migliori e un generale senso di pesantezza dei colpi che viene accentuato dalle espressioni facciali e dalle animazioni, ora più complesse. Anche gli effetti fanno la loro e ben si innestano nell'usuale stile fumettoso che oramai ricorda davvero da vicino quello della serie animata. Dobbiamo invece dirci non soddisfatti dalla telecamera, che soprattutto quando si raggiungono i margini delle arene oppure nel caso si frappongano degli ostacoli tra noi e il nostro eroe, non si comporta in maniera ideale. Per evitare problemi al momento del rilascio, Bandai Namco e Dimps hanno inoltre in programma un test del net code che avverrà probabilmente sotto forma di beta, esclusiva per gli utenti PlayStation 3. Siamo anche curiosi di verificare con mano la conversione per PC Windows, che arriverà su Steam rappresentando una prima volta assoluta per il marchio. Ci sarà insomma da aspettare ancora un po' - Dragon Ball Xenoverse arriverà nel 2015 - ma dalle premesse ci possiamo dire fiduciosi sulla riuscita di un progetto che resta pensato e realizzato per i fan più accaniti, ma che sembra dare abbastanza nuovi spunti a chi deluso dall'assenza di novità si era un po' allontanato da queste uscite.