Sepolto dai ghiacci del Polo Sud, è stato raggiunto un bacino lacustre sotterraneo di dimensioni imponenti: 250 chilometri di lunghezza, a fronte di oltre mille metri di profondità. Trivelle russe hanno impiegato trent'anni per arrivare a lambire questo bacino sconosciuto.
Media e giornali riferiscono di una scoperta che, per il domani, potrebbe essere potenzialmente equiparata al primo viaggio compiuto dall'uomo sulla Luna; il cosiddetto
lago di Vostok rappresenta una sfida dal fascino incomparabile ma colmo di incertezze e dubbi. Le paure ed i timori per quello che sembra un completo ed indipendente ecosistema sono molteplici: si tratta infatti di un ambiente rimasto incontaminato per milioni di anni.
I dubbi sollevati dagli scienziati ed addetti ai lavori sono, in queste prime fasi, molteplici:
- essendo il lago sotterraneo un ambiente da sempre autosufficiente, quali forme vegetali, animali e microbiali potrebbe contenere? Quale direzione potrebbero aver preso le coordinate evolutive in un ambiente sconosciuto come questo?
- potrebbe lo stesso bacino lacustre essere un mondo sconosciuto ed autonomo rispetto all'intero pianeta Terra? Quali forme di vita (anche complesse, nds) potrebbero muoversi al suo interno? Potrebbero esistere fenomeni metereologici autonomi rispetto al resto del pianeta Terra?
Le dimensioni lacustri suggeriscono una risposta non completamente negativa, a domande simili a queste: potrebbe essere un vero e proprio mondo a sè stante? Il lago Vostok è, comunque, uno dei tantissimi laghi sotterranei presenti nella zona in questione: è comunque uno dei pochissimi ad avere particolari condizioni fisico-morfologiche che sembrano favorevoli all'ospitare forme di vita anche complesse.
Che ne potrebbe essere dell'evoluzione umanamente intesa in un sistema rimasto completamente autonomo rispetto a quello del pianeta Terra? Sul fronte del mistero rimane, per esperti ed interessati, anche un'attività magnetica inspiegabile. Riportando dal sito
La Repubblica, è possibile scrivere che:
"[...]
Nella zona sud-occidentale del lago, i team di ricerca hanno individuato e verificato per anni la presenza di una fortissima anomalia magnetica, ritenuta di origine inspiegabile, che si estende 105km per 75. Alcuni [...]
pensano che [...] sia da attribuirsi all'assottigliamento della crosta terrestre in quel punto. [...]
alcuni rilievi effettuati da rilevatori sismici hanno individuato la presenza di un elemento metallico di forma circolare o forse cilindrica che appare dal diametro molto esteso, alla base del lago.[...]"
La forma di questo oggetto viene descritta come regolare e capace di generare un alterazione magnetica localizzata: a cosa potrebbe essere ricondotto tutto questo? Cosa potrebbe essere?
Le parole, specialmente in questi primi anni di scoperte, non si sprecano...La cautela è il solo modo necessario per essere sicuri di procedere accorti e consapevoli. I soli a poter esprimere parole chiare e certe sull'evento devono essere i ricercatori ed esperti "
addetti" ed autorizzati ad esplorare con certezza questo primo ma significativo mistero.
Ai curiosi ed interessati, invece, rimangono sempre curiosità e semplice interesse per traguardi e percorsi come questi.
Fonte:
"
I misteri del lago Vostok dopo trent'anni di scavi", T.Toniutti,
La Repubblica
(
http://www.repubblica.it/scienze/2012/02/06/news/antartide_i_misteri_del_lago_vostok_raggiunto_dopo_trent_anni_di_scavi-29442183/)