Un nuovo racconto del giovane Michele, 'La Coniuge Cannibale'

Da Webnewsman @lenews1

Ancora un lavoro inviatoci da Michele Guagno, giovanissimo scrittore non ancora maggiorenne ma con molte idee per la testa e molto entusiasmo. E' possibile scaricare il suo racconto in allegato in formato pdf a fine pagina.

Ecco alcune righe del suo nuovo racconto: 'La Coniuge Cannibale' 

"La signora jenet era un donnone sulla cinquantina, in passato era stata una bella ragazza con un fisico discreto.Ma gli anni non sono un fattore positivo per nessuno,ora era una grassisima donna con i capelli goffamente  tinti di un biondo unto e scolorito.Viveva in un bel quartiere di New york,era il quartiere che si può vedere in qualche rivista per donne che con un nutrito interesse leggono spaparanzando il loro cellulutico deretano sulla sedia di un parrucchiere.Le case erano piccole e ben verniciate con dei piccoli giardini con delle bianche staccionate che erano bersagliate di urina dal cane randagio di turno.Ad "allietare" le sue giornate vi era il marito Bob.Se qualcuno appena arrivato nella zona lo avesse visto passeggiare(cosa molto rara)lo avrebbe potuto scambiare a prima vista per un grumo di gomma da masticare con qualche pezzo di stoffa attaccato addosso.La faccia era flaccida e informe,con due piccole palline rotonde al posto degli occhi.Era indubbiamente un brav'uomo,mai che avesse saltato un giorno di lavoro senza una ragione valida,mai che le avesse mai fatto mancare qualcosa,ma era affetto dalla malattia che affliggeva tutti gli uomini di mezza età:era pigro.La sua pigrizia derivava dalla sua massa obesa che gli impedivano di fare il minimo sforzo fisico.Dopo venti anni di matrimonio la signora Jenet si era rassegnata al portare fuori la spazzatura,al fare qualsiasi spesa  e cosa più significativa era il fatto che ovunque  il peso massimo Bob si sedeva, lasciava un alone di sudore denso e oleoso."


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