Un nuovo strumento chirurgico: la matita di IKEA

Sarà capitato anche a voi, entrati da IKEA, di venire irresistibilmente attratti dai mazzi di matite messe a disposizione di chiunque voglia prendere appunti sui prodotti esposti. Questa attrazione porta me, non so voi, a sentire un irrefrenabile impulso a empirmene le tasche. Anche se sono innegabilmente bruttine e prive di qualsivoglia particolarità. Almeno così credevo prima di leggere l’articolo pubblicato sul tradizionale numero di Natale del British Medical Journal, scritto da chirurghi dell’Università e del John Radcliffe Hospital di Oxford. Costoro hanno scoperto che, se usate per segnare i punti dell’osso dove operare i tagli nella chirurgia craniofacciale e maxillofacciale, queste matitine si rivelano molto migliori delle penne con la punta di feltro che si utilizzano normalmente. Le linee tracciate con le matite di IKEA, infatti, non scoloriscono quando vengono a contatto coi liquidi di irrorazione o con i fluidi dei tessuti. L’unico problema che presentano è che a forza di essere sottoposte a sterilizzazione si spaccano, ma, secondo gli autori, si può ovviare a questo ricoprendole con uno strato di silicone.

Mi resta solo un interrogativo: IKEA avrà almeno fatto una donazione consistente agli istituti di Oxford che hanno divulgato questa straordinaria scoperta?