Un nuovo test genetico per prevedere l’aggressività del cancro alla prostata

Creato il 19 dicembre 2013 da Laprostata @espriweb
Un nuovo test genetico può aiutare i medici a prevedere l’aggressività del cancro alla prostata. Il nuovo test rivela i livelli di “espressione” di tre geni, legati al processo di invecchiamento, che potrebbero essere utilizzati per predire la progressione della malattia. Ciò è quanto afferma la Columbia University Medical Center. Questo innovativo strumento diagnostico potrebbe aiutare i medici a determinare quali pazienti con cancro alla prostata possano essere semplicemente monitorati senza essere sottoposti ad una rimozione della prostata o ad altri trattamenti invasivi e rischiosi. I ricercatori hanno valutato il test in 43 pazienti affetti da cancro alla prostata e monitorati per almeno 10 anni. A tutti loro era stato inizialmente diagnosticato un tumore a basso rischio, ma 14 hanno poi sviluppato un carcinoma avanzato. Col nuovo test, sono stati identificati i tre geni in tutti i 14 pazienti. Questa scoperta potrebbe aiutare i medici ad effettuare una diagnosi più precisa ed impedire che i loro pazienti vengano sottovalutati o sottoposti ad inutili trattamenti con conseguenti e spiacevoli effetti collaterali. In realtà, in molti casi il cancro alla prostata progredisce in modo così lento che spesso non occorre alcun tipo di trattamento, ma solo un monitoraggio periodico. Per tale motivo, essere in grado di prevedere l’aggressività della malattia è di fondamentale importanza. Ora gli studiosi intendono ampliare la loro ricerca al fine di ottenere maggiori conferme al riguardo.

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