Una vecchia storiella dei bassifondi di Hollywood narra che Tom Cruise, impegnato nelle riprese di Top Gun, fu avvicinato dal consulente dell’Aviazione di Marina per un importante problema di stile. Il suo Submariner – piu’ in generale un sub in acciaio brillante che gli somigliava molto – era ritenuto goffo e ammiccante per stare al polso di un vero pilota della Marina Militare Statunitense. L’ufficiale, dopo averlo tolto da polso, offrì ciò che lui stesso usava per pilotare il suo F-14 e da allora il vecchio Tom non pote’ più fare a meno di metterlo al polso, al punto che finì addirittura nelle foto della locandina del film.
Era il 1983, e quel mitico orologio era il cronografo Orfina Porsche Design!
Questo nome adesso è sconosciuto ai più come una vecchia star del cinema muto, ma questo gioiello indistruttibile come un diamante, nato per impegni ad alta velocità, negli anni ’80 una star lo era veramente.
A parte la storia del vecchio Tom, l’Orfina Porsche Design è l’orologio che possiamo trovare al polso di Brigitte Nielsen durante una rapina nella scena centrale di “Beverly Hills Cop II“, oppure quello scelto per resistere al polso del mitico Chuck Norris mentre salva, o devasta dipende dai punti di vista, il mondo in “Delta Forces“.
Non si tratta però di un semplice oggetto di scena, esteticamente valido e niente di più, l’Orfina Porsche Design nasce in realtà dalla continua determinazione di Frederick Alexander Porsche di costruire un universo in stile corsaiolo che facesse da cornice ai bolidi di casa Porsche migliorando magari l’esperienza dei suoi acquirenti o facendo sognare chi potesse permettersi soltanto i suoi gadget. Nasce cosi uno strumento di precisione in metallo nero dalle tonalità opache, che risulta d’impatto innovativo, visto che gli orologi neri in PVD non esistevano prima della meta’ degli anni ’70.
Il segnatempo di per se non è altro che un esercizio di stile: cassa a cuscino, chrono a tre contatori, minuti e secondi crono in lancette sovrapponibili, compiuto attorno al movimento Lemania 5100, tra i più diffusi in quel periodo e passato alla storia in una competizione “senza tempo” con l’altro svizzero cronografico Valjoux 7750.
E il Lemania infatti sostituisce proprio il movimento Valjoux in una prima e meno diffusa versione di questo strumento di precisione, che appena montato il 5100 ha per primo cliente l’Aeronautica Militare Tedesca, la Luftwaffe, che ne compra un importante stock da assegnare ai suoi piloti.
Lo stesso design, praticamente immutato, verrà raccolto da altre maison, per esempio la Tag Heur, che oltre a tirarci fuori il modello Pasadena indossato dal pilota di Formula 1 Mario Andretti, fabbricherà i chrono assegnati invece all’Aeronautica Militare Italiana, marcati con l’ambita aquila turrita, amatissimi soprattutto dai piloti di F-104, i più veloci in assoluto.
Il Lemania 5100, a dispetto di meccanismi anche più avanzati disponibili all’epoca, si meritava davvero quelle attenzioni essendo l’unico in grado di sostenere accelerazioni di sette volte la forza di gravità, e quindi anche notevoli urti, senza subire l’arresto della lancetta dei secondi, grazie al collegamento diretto con l’albero, risultando quindi privo delle ruote folli di trasmissione.
Forte carattere militare quindi, celato però da una veste di eleganza che inizia prima di tutto dal raffinato bracciale nero PVD adatto ad una tuta di volo quanto ad uno Smokin. Il quadrante è incoronato da una scala millimetrica che distingue fino ai quinti di secondo, ovvero la massima precisione apprezzabile ad occhio nudo. Ancora più esternamente, sul bordo rialzato del quadrante, è presente la scala tachimetrica. La lancetta dei secondi è a colpo d’occhio individuabile rispetto al resto delle minuterie grazia al caratteristico colore rosso che oltre ad essere funzionale riscalda un po’ il quadrante riempito di nero metallico, come l’interno della canna di un fucile. A livello di complicazione oltre che cronografo, l’Orfina è un Day Date, in grado di nominare quindi i giorni della settimana e questo fa si che nel mondo possano essere reperibili versioni che parlano inglese, italiano e tedesco.
Robustezza tecnica, complicazioni e linee di design lo rendono il dispositivo adatto a farvi compagnia per la prossima stagione primaverile, sia che vi accingiate a correre la 24 ore di Le Mans, sia che l’unico shock a vostra portata sia quello di una partita a tennis.
Una nostra lettura in chiave vintage di questo bellissimo orologio vi propone di indossarlo senza bracciale. E’ la moda “Pilot” di oggi ed è anche la moda “Pilot” di quando nei cieli imperversano solo assi a bordi di aerei a elica. Noi suggeriamo un cinturino in pelle color testa di moro, con due punti di cucitura in prossimità delle anse e niente di più.
In piena estate invece, volendo un cinturino NATO color grigio potrebbe essere la scelta giusta.
Durante le vostre scorribande in moto, o nel corso delle riunioni di lavoro più accese, con l’Orfina Porsche Design non perderete mai un Ciak e sarà sempre “Buona la prima!” come in un film di Hollywood.
In pillole:
Nome: Orfina – Porsche Design
Water resistant: 10 ATM – 100 metri. Si consiglia una prova di impermeabilità prima di farci il bagno.
Referenza: 7176 S.
Produzione: decisamente fuori produzione.
Dove trovarlo: su Ebay o mercatini in giro per il mondo, soprattutto negli USA, in Italia e Germania.
Costo orientativo: 600Euro – 1200Euro in ragione dello stato e della presenza del bracciale PVD.
(Articolo di J.C.)