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Un Paese alla deriva

Creato il 26 ottobre 2011 da Marcar

Le due facce mostruose del Capitalismo si guardano talvolta con ferocia, in Italia, ma entrambi continuano a sbranare senza pietà gli Italiani.

Confindustria e governo Berlusconi litigano su come azzannare meglio lavoratori, studenti e pensionati? Ed ecco che arriva puntuale la BCE con la faccia sorridente del duo Sarko-Merkel a ricordarci che dobbiamo fare di peggio e più in fretta. E il tutto solo per tranquillizzare i mercati: ovvero, come indebitarci meglio.

Il risanamento del debito pubblico che tanto preoccupa i potenti d'Europa, infatti, si otterrebbe facilmente tramite la vera lotta all'evasione che finora nessuno ha mai fatto e il tutto si concretizzerebbe con due sole, semplici mosse. La prima è istituire una vera patrimoniale, che tassi le rendite finanziarie e immobiliari esattamente come i redditi e con una ovvia proporzione tra chi lavora e chi ha beni al sole.

La seconda: permettere la detrazione di ogni singola spesa sulla quale gravano tasse o imposte, dallo scontrino del supermercato, al biglietto del tram fino alla visita o prestazione specialistica o parcella che sia.

Terza misura eventuale e altrettanto facilmente praticabile anche da un regime capitalista come questo, l'obbligo della moneta elettronica al posto di quella cartacea. E' ovvio che un sistema non capitalistico amplierebbe il vero risanamento uscendo dall'area-Euro, ovvero riappropriandosi della sovranità monetaria e di gestione del debito/credito oltre alla sacrosanta nazionalizzazione di banche e industrie strategiche per il Paese, tanto per cominciare.

Ma queste misure, cari concittadini, finché non vi sveglierete, non le avrete mai.

Berlusconi, Bossi, Fini, Casini e Bersani hanno da pensare ad altro, ovviamente. E allora che il Paese vada pure alla deriva, con l'aggravante di un clima ormai fuori controllo e di un ambiente ultra devastato: ogni popolo ha il governo che si merita, vero? Apriamo l'ombrello...

 

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