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Un paese con troppi poeti

Creato il 27 novembre 2010 da Lucas

Trovare un articolo di Adriano Sofri (lo leggete qui, se volete, che ancora su Repubblica online è a pagamento) è sempre un bene per la mente che, di primo mattino, cerca - molte volte invano - editoriali edificanti. Tuttavia, a margine della sua passeggiata intellettuale intorno al tema dell'originale protesta degli studenti universitari che si sono fatti scudo con cartoni a forma di libro, mi preme dire un paio di cose che contraddicono l'assunto sofriano che l'Italia sia, oggi, un paese senza poeti viventi che abbiano un'altissimo riconoscimento mondano e una significativa considerazione politica (contrariamente, per esempio, alla Grecia. Sofri trae questa informazione dalla lettura della raccolta della poesia greca del Novecento pubblicata da poco dai Meridiani-Mondadori ove si dice, appunto, che " la Grecia ha una fiducia "speciale" nella poesia"). Ecco questo paio di cose (ehm) pensate a margine:


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