di Giovanni Palladino
Nel 1997 la Cina si è ripresa Hong Kong, dopo più di un secolo di colonialismo inglese. L’accordo con la Gran Bretagna prevedeva che nel 2017 si sarebbero tenute libere elezioni a suffragio universale per consentire alla popolazione di Hong Kong di essere governata secondo il principio UN PAESE, DUE SISTEMI, nel caso in cui per quell’anno la Cina fosse ancora stata governata da un solo partito, quello comunista. Il sistema di Hong Kong sarebbe così stato quello democratico, con più partiti in competizione.
Ma Pechino ha ora cambiato le carte in tavola: all’inizio di questo mese la Cina ha deciso che nel 2017 le elezioni non saranno democratiche, perché sarà il Partito Comunista Cinese a indicare i tre candidati alla carica di Governatore di Hong Kong. Di qui la forte protesta dei giovani studenti e dei loro professori, che hanno deciso di scioperare. Di qui le decine di migliaia di cittadini della ex colonia inglese che stanno occupando per protesta le strade, senza timore delle possibili conseguenze negative per la loro libertà e per la loro vita.
Il 1° ottobre inizia la festa più importante per la Cina (con 7 giorni di vacanza per tutti) e il governo teme che possano scoppiare tumulti anche all’interno del Paese sull’esempio della coraggiosa “disobbedienza” dei cittadini di Hong Kong, traditi sulla promessa di UN PAESE, DUE SISTEMI.
Di qui la preoccupazione di Wall Street e degli altri mercati finanziari del mondo occidentale: invece di applaudire al grande coraggio della popolazione cinese “libera”, temono che la disobbedienza civile di Hong Kong possa indebolire Pechino e quindi danneggiare il loro “business”. Ma è inutile sperare che una economia reale dominata dalla speculazione finanziaria (in Occidente) e dalla dittatura di un solo partito (in Cina) possa avere futuro.
È altrettanto inutile sperare che l’Italia possa ritornare a crescere, se il lavoro dei piccoli e medi imprenditori privati continuerà a essere ostacolato da leggi e comportamenti liberticidi, che danno campo libero alla burocrazia e alla corruzione. Dottrina Sociale della Chiesa ed Economia Sociale di Mercato sono ancora le illustri sconosciute non solo in Italia, ma anche all’estero. Eppure la Germania di Adenauer…