Un paio di foto

Oggi due foto che han fatto il giro del mondo.

Lo Yemen vive una sanguinosa guerra civile. Viene definita una “guerra segreta” degli americani. Per farla breve lo Yemen del Sud fino alla caduta del muro di Berlino era l’unico stato arabo socialista (molto socialista, ma anche troppo dipendente dall’URSS). Poi è stato riannesso nel ’90 allo Yemen del Nord guidato dal sanguinario dittatore Saleh, ed è iniziata la guerra civile. Ora, con le rivolte della “primavera araba” lo scontro si è fatto ancora più pesante, Saleh è gravemente ferito, il generale Alì Mohsen al comando di 40.000 uomini è passato dalla parte degli insorti, Al Qaeda mira a conquistare il potere sfruttando la situazione, l’America a stabilire un modello di democrazia americana… e gli insorti? Gli insorti sono uniti sotto un Consiglio Supremo per la Rivoluzione Pacifica, formato soprattutto da poveri islamici e socialisti, al Sud ma anche al Nord.

E ora ecco la prima foto: una donna Yemenita con la foto del Che.

Ora passiamo in Occidente. Guerriglia urbana a Vancouver. I motivi sono futili in questo caso: la squadra di hockey di Vancouver ha perso la finale di campionato. Scene molto “italiane” se vogliamo. E nel mezzo dell’inferno, generato in buona parte anche dalle solite forze dell’ordine che attaccano indistintamente, un angolo di paradiso.

I due han dichiarato di essersi trovati lì per caso e di aver subito una carica della polizia mentre tentavano di allontanarsi. Poi si son ritrovati lì a terra…

A presto!