UN PASSO ALLA VOLTA
Viene istituito un Albo nazionale (non più regionale) dei direttori delle ASL, aperto solo a chi ha seguito una apposita formazione universitaria. Buona cosa. Si spera con questo di allontanare i clientelismi e le promozioni locali di comodo, per sistemare chi, di un partito, non ha trovato un posto migliore.
I direttori delle ASL non potranno più scegliere i primari a loro piacimento. I direttori quindi potranno finalmente scegliere sulla base del merito, i propri primari, e non sulla base del colore politico della tessera che un professionista ha in tasca. Non si saranno più promozioni politiche, ma promozioni di merito. E spero che ogni direttore di ASL faccia a gara per accaparrarsi i migliori primari, i migliori chirurghi e quant’altro di meglio, nonché allontanare, anche in questo campo, le mezze calzette da ogni responsabilità (ce ne sono più di quanto non si pensi).
Verrà avviata la centralizzazione degli acquisti che spezza la diversificazione del prezzi dei prodotti in uso negli ospedali, tra le varie ASL Abolisce decine e decine di provveditorati, di economati, di pubblicazioni di gare di acquisti e così via, liberando un sacco di gente che sarà impiegata (si spera) dove serve ed impedirà quella non tanto piccola e molto fruttuosa serie di corruzione locale che si insinua in queste operazioni commerciali.
Queste sono decisioni che tolgono molto spazio al politici, ai manager compiacenti e corrotti che hanno infestato il Servizio Sanitario Nazionale.
Sono cose semplici e dirette da realizzare, sono idee già sostenute a suo tempo dal governo Prodi, ma sempre completamente avversate dai berluscones e dai legaioli e dagli alleati più discutibili dell’Unione.
Questi provvedimenti non sono stati neppure presi in considerazione da Monti, e da Letta, condizionati, come Prodi, dalle alleanze che li sostenevano e sono stati resi possibili ora da quel 40,8% che ha dato a Renzi la possibilità di decidere.
Con questi provvedimenti si dovrebbe chiudere una vicenda tra le più squallide e tristi della storia della corruzione in Italia, quella nella sanità. Quella per la quale ognuno di noi era disposto a pagare pur di avere un’ assistenza sanitaria, in molti casi per nulla adeguata, proprio a causa della speculazione e della corruzione che corre in quei corridoi.