Si scagliano contro banche, finanza, tasse, i tagli, le riforme che non si fanno, la disoccupazione e urlano che sono a fianco delle famiglie povere, insomma non si danno pace per il Povero Silvio... lui si che si batteva per i poveri.
L’eccellenza dell’armata pidiellina con la rabbia sono le mitiche “pistoline” fumanti (leggasi Il Giornale, Libero) e quelli della voce del padrone di MerdaSet che hanno indossato una nuova maschera di novelli Grillatori.
I nostri freschi scudisciatori di politici e dei loro privilegi, fustigatori di costumi e crociati anti corruzione si ergono oggi a paladini di giustizia.
Questi finti tonti, veri responsabili autori della crisi economica e sociale in cui affonda il paese. per cercare di non pagare il dazio, proprio in questi giorni in cui vengono a maturazione nuovi scandali e nel bel mezzo di elezioni amministrative (ballottaggi) i Grillatori pidiellini scatenano la loro “guerra” alla Camera sul ddl Anticorruzione.
Infatti ieri la commissione Giustizia, nonostante il sabotaggio e l’ostruzionismo Pdl, ha approvato l’emendamento del Pd che prevede l’inasprimento delle pene per il reato di corruzione. Hanno votato a favore Idv e Fli, astenuti Udc e Lega.
Un PDL veramente alla canna del gas e che si copre pure di ridicolo da solo. Cosa fanno i novelli Grillatori per purificarsi da ladri e faccendieri?
Minacciano una crisi di governo e telefonano in questura per assicurare che sono tutti nipotini di Mubarak. Lasciamoli lavorare. GPS