Signori, io non ho parole. Quattro milioni di persone sono fuggite, ma davvero. Metropoli “prossima al collasso”. Quattro milioni di persone, ripeto.
Poveri giornalisti del 2011. Pensiamo anche a loro, alla loro tragedia quotidiana.
Quanto dura dev’essere una vita alla ricerca dello scoop continuo. Che se non arriva non vendi il giornale, che se non arriva non fai carriera. Una carriera che ti spinge naturalmente alla mezza verita’, al leccaculismo, al pressapochismo.
Avevo scritto su queste righe che sei un coglione, caro Visetti. Ho cancellato perche’ in fondo mi fai pena. Io mi alzo la mattina, vado a lavorare, faccio le mie cose, poi chiudo tutto e torno a casa. Sono libero, senza problemi. Tu invece, che sei costretto a inventare palle per sbarcare il lunario, vai a lavorare, torni e ti porti con te il peso delle tue fandonie. Mi fai pena, tu e tutti quelli come te.
Non so dire se in questo momento provo piu’ disgusto o piu’ pena. Sul serio: non sono ironico, lo sto dicendo col cuore.

