Telefonetto dichiara che è l’una e cinquanta. Se respiro profondo fino a rilassare tutti i muscoli che non ho e perdo i sensi entro i prossimi dieci minuti faccio in tempo a dormire sei ore.
Invece mi perdo nelle carte stellate argento e blu dei cioccolatini consumati a letto per noia. Le stiro bene con sfregare di polpastrelli, pensando che se la notte fosse luminosa come questa foglia di alluminio dormirei più facilmente.