Ultimamente si sta assistendo sempre più ad un’inspiegabile tendenza, certe volte ai limiti della follia, per progettare lo smartphone con lo schermo più ampio. Come se questo aspetto potesse migliorare in modo considerevole l’esperienza utente.
Sono sempre stato dell’idea che un telefono (che, non dimentichiamolo, serve in primis per chiamare e mandare messaggi nel modo più rapido ed efficiente possibile) debba essere funzionale, pratico e bello. Sono questi i canoni secondo cui un progettista di dispositivi mobile (che si, saranno anche ricchi di funzioni innovative e straordinarie) deve premere come fondamento.
Invece, si sta spingendo sempre più verso gli schermi da 5”, 6” o peggio. Ricordo un tempo, nel lontano 2007 – in piena dominazione Nokia e BlackBerry – quando fu presentato un – allora – innovativo e visionario telefono con uno schermo enorme: 3,5”. All’epoca fece scalpore ritrovare tra le mani uno smartphone “all-screen” in un mondo nel quale uno schermo grande era quello da 2,5” dei Blackberry, quello da 2,6” del Nokia N95 o ancora – e qui si andava sui top di gamma – quelli della serie Communicator del produttore finlandese. Allora un 3,5” era gigantesco. Soprattutto se all-screen!
Anzi, mi ricordo ancora quando, all’epoca, chiamavo l’N900 (3,5”) un internet tablet, fate un po’ voi…
Perché ho voluto farvi un piccolo excursus sulla storia dell’evoluzione degli schermi? Ebbene, perché oggi vorrei parlavi di uno dei primi phablet Nokia, il Lumia 1520.
La prima cosa di cui vorrei parlarvi è… Ta da! Lo schermo!
4”? No, troppo pochi. 5”? Naah, lasciamoli a Samsung. 6”? Si vanno bene!
A parte gli scherzi, il Lumia 1520 ha davvero uno schermo enorme!
Materiali
Come non smetterò mai di ripeterlo, Nokia – da sempre – non sbaglia un colpo con la scelta dei materiali e l’assemblaggio dei propri terminali. Design sempre vincente (e non mi stancherò mai di ripetere che questo design tanto apprezzato è derivato completamente dal compianto Nokia N9), tasti nella posizione giusta (forse, data la mole del device, un po’ scomodino il tasto di sleep…) e massima accessibilità (ed eleganza!) alle periferiche di I/O.
Il device, nonostante la grandezza esagerata, non è per nulla pesante. Sarà per la plastica della scocca posteriore (policarbonato straordinariamente resistente e bello da vedere), sarà per la scelta dei materiali interni ma il dispositivo è davvero piacevole da tenere in mano. Dimenticatevi però di utilizzarlo con una sola mano. È estremamente difficile, e rischiereste di chiamare chi non dovreste chiamare o mettere “Like” a cavolo… Meglio di no, decisamente!
Il cinema in tasca
Diciamoci la verità: 6” sono esagerati per un telefono – se l’uso che ne dovrete fare è esclusivamente votato a sporadiche chiamate, messaggi, email ecc. Questo è un device ultra-multimediale, un tablet con funzioni telefoniche – potrei definire tutti i phablet così ma… Vabbé! – una smart-tv allo stato larvale, un Lumia 720 schiacciato da diverse tonnellate di qualcosa…
Insomma, come usare, come catalogare questo smartphone? La risposta è semplice: va in accoppiata con il proprio telefono principale. Fidatevi, non lo userete mai per le chiamate, un po’ di più forse per i messaggi e l’ufficio. Telefonate e mandate messaggi con uno, navigate, guardate video, ascoltare musica, create filmati, guardate la vostra galleria e giocate sull’altro.
Questa è una TV – con tanto di PlayStation al seguito – già, perché grazie anche ad uno store sempre più variegato (attenzione, non ancora capace di competere con il PlayStore o l’App Store…). Un ufficio multimediale – applicazioni che sfrutteranno e confermeranno questa sua vocazione le vedremo più avanti – un vero telefono multimediale, nel vero senso della parola.
Lo schermo di cui stiamo parlando è un 6” IPS LCD Full HD (1920×1080) da 368 ppi (visti i tempi e soprattutto considerando i pollici, ci si sarebbe aspettati qualcosina in più, ma la densità di pixel è pur sempre ottima).
Inutile dire che lo schermo (se la gioca per la sua ampiezza, soprattutto) è davvero spettacolare: provate a giocare o guardare un video su YouTube su un 3,5” e poi provare lo stesso sul Lumi 1520. Farete fatica a tornare indietro. Però poi dovrete fare una telefonata o mandare un messaggio al volo in mezzo alla strada, con una borsa in spalla, una valigetta in una mano e ritornerete sul caro vecchio antiquato 3,5”-4”. Fidatevi.
21 milioni di wow
La fotocamera merita anch’essa, come lo schermo, un elogio a se. Iniziamo col dire – non tradendo l’ossessione di Nokia per i megapixel (ricordo un spot di un certo N9 dove si diceva che “non contano i megapixel, ciò che conta è la lente Zeiss”…) – che ha ben 21 megapixel (21 milioni di fiammanti pixels). E il dettaglio si vede, eccome se si vede.
La velocità di scatto è decisamente alta, molto alta – fattore da non sottovalutare per le camere easy-shot, dove la rapidità è essenziale quanto la praticità. Praticità massima, vista la semplicità d’uso dell’app fotocamera “Nokia Pro Cam”: possibilità di dettare parametri quali l’ISO, il contrasto, il flash, il WB ecc.
Ottime lo foto all’aperto, con la luce del sole. Un po’ scarse le foto in presenza di poca luce o luce soffusa, specialmente negli interni o la sera.
Una cosa mi ha lasciato un po’ perplesso (molto, dire il vero), e fatto tentennare sulle reali capacità ingegneristiche (e del buon senso) dei progettisti Nokia…
Su di un terminale da quasi 600€, equipaggiato con una fotocamera da 21 megapixel (quella frontale ne ha circa 1.2mpx) con flash dual LED è un ragionamento sano assemblare il device in modo da avere la lente, la preziosissima lente della fotocamera rialzata rispetto al piano della scocca posteriore? Ora, per l’amor di Dio, va bene essere intransigenti sul design, ma rialzare di quei 2-3mm la scocca intera per rendere se non incavata (e quindi protetta) ma almeno a filo la lente con lo schermo sarebbe stata una cosa davvero carina. Fobia da graffi da appoggio assicurata. Cover necessaria.
Lo studio multimediale
Nato per la creatività. Questo potrebbe essere un perfetto slogan per una campagna pubblicitaria per il Lumi 1520.
Nokia ha dotato di serie questo terminale con app multimediali quali Nokia Cinemagraph, Nokia Creative Studio, Nokia Glam Me, la sopracitata Nokia Pro Cam e Nokia StoryTeller.
Cinegraph: potrete creare in modo semplice animazioni con le proprie immagini proprio come se fosse un film.
Creative Studio: una sorta di Instagram non social by Nokia – ritocco delle foto. Simpatico e semplice da usare.
Glam Me: miglioramento dei selfie. App per narcisisti-esibizionisti-vanitosi livello 3000. A parte gli scherzi, permette di migliorare gli autoscatti in maniera automatica e veloce.
StoryTeller: raccoglie automaticamente le foto scattate in un determinato tempo e in una determinata location. Utile.
Per quanto riguarda il resto, nulla da dire. WP si comporta egregiamente, senza bugs, veloce, reattivo, essenziale e sempre pronto. O lo si ama o lo si odia. Come si diceva tempo fa, “de gustibus”.
Conclusione
Un device che, secondo la mia opinione, non è stato creato per essere il vostro principale mezzo di comunicazione (non comunicazione vocale e di messaggistica, per lo meno), ma di supporto multimediale, un ponte (considerate anche le app pre-installate) tra la “workstation” (ok, computer…) ed il cellulare. Resta da vedere se sarete disposti a sborsare ben 600€ per un telefono che non userete mai per telefonare (salvo video-conferenze) e messaggiare.