Devo confessarvi la verità: quest’anno non sono per niente pronta al Natale poiché, presissima dal lavoro e dallo studio, non ho ancora potuto pensare al menu, ai regali, agli addobbi, insomma sono indietro e per non farmi prendere dal panico sapete cosa faccio? Parto.
Così mi sono concessa due giorni di totale relax con Ale a Viterbo.
Il 16 mattina mi è passato a prendere sotto casa e in neanche due ore eravamo già immersi nel verde.
Abbiamo pernottato al Country House le Farine, un casale favoloso situato in una zona tranquillissima, immerso nel verde ma, al tempo stesso, a pochi minuti dal centro storico medioevale di Viterbo e dagli altri luoghi di interesse. Il personale, Enzo ed Elena, ci hanno accolto calorosamente e da subito ci hanno fatto sentire a casa. Inoltre ci hanno aiutato a organizzare i nostri due giorni per renderli più produttivi possibile!
Per l’ora di pranzo abbiamo fatto una piccola sosta in un panificio al centro di Viterbo ma ci siamo subito rimessi in macchina perché dovevamo raggiungere in tempo la nostra prima meta: il parco dei mostri di Bomarzo!
Questo parco fu ideato da Pirro Logorio. Se anche voi come me vi siete chiesti chi era, posso dirvi che fu un architetto attivo nell’Italia del 1500 e fu colui che completò San Pietro dopo la morte di Michelangelo, su commissione del Principe Pier Francesco Orsini sol per sfogare il core rotto per la morte della moglie Giulia Farnese.
Per chi mi conosce tra tutte le sculture la mia preferita non può che essere l’elefante
Prima di tornare verso casa abbiamo visitato Vitorchiano un borgo pittoresco, silenzioso e con tanti vicoli da scoprire.
Poiché era ancora presto abbiamo fatto una tappa alla Sorgente termale del Bullicame. In questa zona vi sono due vasche di acqua termale e poco più avanti è possibile scorgere l’affioramento principale di acqua termale del Bullicame situato in un laghetto formato da un profondo cratere naturale e protetto da una struttura trasparente in quanto l’acqua calda è piacevole, ma quella è proprio bollente!! A dire la verità eravamo speranzosi di poterci immergere in una di queste vasche naturali ma, se posso essere sincera, erano tutt’altro che invitanti e così ci siamo dovuti accontentare del paesaggio circostante e del tramonto!
Tra una passeggiata e l’altra siamo arrivati all’ora di cena e qui viene il bello o meglio… il buono!
Una volta capito l’andazzo del “Moderno“, trattoria, pizzeria, zupperia ed “enocacioteca” sita a S. Martino al Cimino (VT), ci siamo letteralmente lasciati viziare e tentare a partire dall’antipasto!
Non c’è modo migliore di iniziare la cena con delle frittelle di mele calde, ricoperte di miele e pecorino
Vogliamo poi parlare del tagliere di formaggi misti che il proprietario ci ha preparato accompagnandoli con delle mostarde alla frutta?!
Il giorno dopo abbiamo iniziato la giornata belli carichi grazie a tutte le squisitezze che Enzo ed Elena ci hanno fatto trovare sulla tavola della colazione, una volta pronti siamo partiti diretti per la nostra seconda meta: Civita di Bagnoregio!
Un borgo meraviglioso che si eleva su una roccia di tufo, collegato alla valle sottostante solo da un lungo e stretto ponte. Soprannominata “la città che muore”, Civita di Bagnoregio racchiude poche case di origine medioevale e un numero esiguo di abitanti. Camminando per le strade e i vicoli ci si sente trasportati in un posto magico, lontano dalla realtà.
Un territorio ricco di storia, arte, cultura e tradizioni, quasi congelato nel tempo.
Date le temperature primaverili, che ci hanno assistito in questo viaggio, abbiamo fatto una sosta al lago di Bolsena e ci siamo goduti il nostro pranzo al sacco su una panchina a pochi passi dalla riva.
In serata abbiamo fatto una passeggiata a Viterbo e siamo andati a mangiare alla pizzeria “Il Monastero ” dove le pizze non te le servono su un piatto ma ben due data la loro grandezza! Appena la cameriera ci ha portato i piatti mi è preso un po’ un colpo pensavo che non sarei riuscita mai a finirla ma, senza troppi convenevoli, vi dirò che in realtà ce le siamo spazzolate tutte!