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Un pianeta intorno alla stella Alpha Centauri B, nel sistema stellare più vicino a noi

Creato il 05 gennaio 2013 da Sabrinamasiero

Alpha Centauri ESO

Una rappresentazione artistica del Sistema Alpha Centauri con il nuovo pianeta scoperto attorno ad Alpha Centauri B. Crediti ESO. Scaricabile su: http://www.eso.org/public/archives/images/screen/eso1241b.jpg

Un team di ricercatori astronomi dell’ESO ha scoperto un pianeta di massa simile alla nostra Terra in orbita attorno ad una stella del sistema Alpha Centauri, il sistema stellare più vicino al Sole, a circa 4,2 anni luce di distanza e che è anche una delle stelle più brillanti del cielo australe (quindi, non visibile nel nostro emisfero). Si tratta anche dell’esopianeta meno massiccio fino trovato intorno ad una stella di massa solare grazie alle osservazioni compiute con lo spettrografo HARPS montato sul telescopio di 3,6 metri di diametro all’Osservatorio di La Silla in Cile dell’ESO.

Alfha Centauri è un sistema formato da tre stelle, due simili al nostro Sole che si trovano in orbita una intorno all’altra, Alpha Centauri A e Alpha Centauri B, e una stella rossa più distante e debole chiamata Proxima Centauri. Alpha Centauri A è la più luminosa, seguita dalla B e poi da Proxima del Centauri, denominata come Alpha Centauri C, che è la più vicina a noi. Fin dal XIX secolo gli astronomi hanno fatto delle speculazioni sulla possibilità di pianeti in orbita attorno a questo sistema di stelle, dato che si trattava del sistema più prossimo a noi, ma finora le osservazioni non avevamo mostrato nulla di interessante.

Le osservazioni del team dell’ESO pubblicate nell’ottobre scorso sono state estese su un periodo di ben quattro anni e hanno mostrato un debole segnale proveniente da un pianeta intorno alla stella Alpha Centauri B ogni 3,2 giorni. “E’ una scoperta straordinaria che ha spinto al limite la nostra tecnica” ha affermato Xavier Dumusque dell’Osservatorio di Ginevra, Svizzera e del Centro de Astrofisica da Universitade do Porto, Portogallo, e primo autore dell’articolo.

E’ stato possibile infatti osservare piccole oscillazioni nel moto della stella Alpha Centauri B, legate all’attrazione gravitazionale del pianeta stesso, e rilevare in questo modo la presenza di questo pianeta. L’effetto dell’interazione gravitazionale è piccolo dato che fa spostare la stella in avanti e indietro di non più di 51 centimetri al secondo, pari a 1,8 km/h. Si tratta in realtà della massima precisione mai ottenuta prima con questo metodo grazie ad HARPS.

HARPS è uno strumento che misura la velocità radiale di una stella, che rappresenta la sua velocità in avvicinamento o allontamento dalla Terra con una precisione estremamente. Un pianeta in orbita intorno ad una stella la fa muovere avanti e indietro con regolarità nella direzione di un osservatore distante, sulla Terra. A causa dell’effetto Doppler, questo cambiamento della velocità radiale causa uno spostamento dello spettro della stella verso lunghezze d’onda più lunghe quando si allontanta (il red-shift o spostamento verso il rosso) e un blue-shift (spostamento verso il blu, cioè verso lunghezze d’onda più corte) quando si avvicina. Questo piccolissimo spostamento dello spettro della stella può essere misurato con un spettrografo di alta precisione come HARPS e usato per dedurre la presenza di un pianeta.

Alpha Centauri B è leggermente più piccola del nostro Sole e pià debole. Il pianeta scoperto orbitare intorno ad essa è di massa leggermente più grande della nostra Terra, con un’orbita di circa sei milioni di chilometri dalla stella, quindi risulta essere più vicino di Mercurio al nostro Sole. Alpha Centauri A si trova lontana da questo pianeta, ma rappresenta per questo pianeta un secondo Sole nel suo cielo.

Usando il metodo della velocità radiale, è possibile fare solo una stima della massa minima di un pianeta, poichè la stima della massa dipende anche dall’inclinazione del piano orbitale rispetto alla linea di vista, che non è nota. Ma, da un punto di vista statistico, questa massa minima è spesso vicina alla massa reale del pianeta.

Interessante notare che il primo esopianeta intorno a un stella simile al Sole è stato trovato dalla stessa team nel 1995 e da allora sono state confermate più di 800 scoperte, in particolare dalla missione Kepler della NASA, ma la maggior parte di tale scoperte sono pianeti molto più grandi della Terra e molti hanno dimensioni confrontabili con quelle di Giove. L’obiettivo fondamentale era quello di trovare un pianeta di massa confrontabile con la nostra Terra in orbita attorno ad una stella simile alla nostra nella zona di abitabilità dellla stella e questo obiettivo è stato raggiunto. “Questo è il primo pianeta di massa simile a quella della Terra mai trovato intorno a un stella simile al Sole. La sua orbita è molto vicina alla stella e deve essere troppo caldo per la vita come la conosciamo” ha affermato Stéphane Udry dell’Osservatorio di Ginevra e co-autore dell’articolo e membro dell’equipe “ma potrebbe anche essere uno tra tanti in un sistema planetario. Gli altri risultati che abbiamo ottenuto con HARPS così come le nuove scoperte di Kepler mostrano chiaramente che la maggioranza dei pianeti di piccola massa si trova in questi sistemi”.

“Questo risultato rappresenta un gradne passo avanti nell’individuazione di un gemello della Terra nelle immediate vicinanze del Sole. Viviamo tempi emozionanti!” ha concluso Xavier Dumusque.

Fonte European Southern Observatory: Planet Found in Nearest Star System to Earth -
http://www.eso.org/public/news/eso1241/

An Earth mass planet orbiting Alpha Centauri B di Xavier Dumusque, Francesco Pepe , Christophe Lovis, Damien Ségransan, Johannes Sahlmann , Willy Benz, François Bouchy, Michel Mayor, Didier Queloz, Nuno Santos e Stéphane Udry. Articolo in formato pdf disponibile su: http://www.eso.org/public/archives/releases/sciencepapers/eso1241/eso1241a.pdf

Sabrina

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