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Un Piano Paesaggistico da rifare. Perchè insistere?!?

Creato il 11 aprile 2014 da Comunalimenfi
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Matteo Mangiacavallo, deputato regionale del M5S, ha richiesto ed ottenuto per il 23 aprile l’audizione in IV Commissione legislativa ARS “Ambiente e Territorio” per il gruppo di lavoro inter-professionale degli Ordini e Collegi di Agronomi, Architetti, Geologi, Geometri e Ingegneri della provincia di Agrigento in merito all’iter e agli effetti sul territorio agrigentino della pubblicazione e dell’adozione del Piano Paesaggistico provinciale. Saranno presenti anche i membri della commissione e del Governo.

Per quella data, fa sapere Mangiacavallo, è stata altresì calendarizzata la discussione di una risoluzione con la quale si chiede la revoca per gravi vizi procedurali del Decreto numero 7 del 29 luglio 2013 dell’assessore regionale ai Beni culturali recante: “Adozione del Piano Paesaggistico degli Ambiti 2, 3, 5, 6, 10, 11 e 15 nella provincia di Agrigento”.

Anche il Senatore Giuseppe Marinello, presidente della Commissione territorio Ambiente al Senato, si è prodigato affinchè l’atto, che sta generando perplessità e preoccupazioni in tutto il territorio agrigentino, venga rivisto o addirittura ritirato. “Preparerò una mozione di indirizzo al fine di aprire un dibattito all’ars mirante al ritiro del piano paesaggistico provinciale” – aveva affermato giorni fa in una nosta stampa il senatore Marinello.

Diversi comuni agrigentini intendono fare ricorso al TAR.

Nel frattempo che la soprintendenza invii le nuove planimetrie digitali del Piano Paesaggistico ai 43 comuni agrigentini, Ribera e Canicattì stanno addirittura ipotizzando di ricorrere al TAR con il fine di impugnare l’importante documento. Secondo gli amministratori, la Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento, nel produrre il documento, non ha dato vita alla tanto decantata concertazione che con il Comune di Canicattì sembrerebbe non esserci stata.

L’amministrazione comunale di Canicatti in particolare, ha già deciso di impugnare dinanzi al Tar l’intero piano paesaggistico regionale.

Una decisione maturata dopo un ampio e proficuo supporto tecnico offerto dagli ordini professionali che, intervenuti in maniera molto negativa in merito al contenuto del piano, hanno prodotto un documento che esplicita le forti criticità presenti a tal punto da richiederne il ritiro. Il ricorso al Tar in particolare è rivolto ad ottenere la sospensiva del piano alla luce del fatto che lo stesso, essendo già entrato in vigore, ha fatto scattare le previste norme di salvaguardia che in alcuni casi rischiano di produrre gravi conseguenze per lo sviluppo del territorio.

Un Piano Paesaggistico da rifare. Perchè insistere?!?


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