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Un piatto tradizionale, con tutto il sapore del mare…

Da Buonacucina

gli spaghetti le telline…

Ingredienti:1 kg. di telline,, 350 gr. di spaghetti grossi, 2 spicchi d’aglio, 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, prezzemolo tritato, peperoncino piccante, 350g. di spaghetti.

Lavo e scolo le telline, le lascio a bagno per  2 ore con acqua e sale, poi le sciacquo sotto l’acqua corrente, quindi le metto in un tegame coperte per farla aprire. Le sguscio e filtro la loro acqua. Faccio imbiondire l’aglio nell’olio, aggiungo le telline ed il peperoncino; lascio soffriggere qualche minuto poi aggiungo l’acqua di cottura e lascio addensare. Lesso e scolo la pasta, la metto nel tegame con le telline,, spolvero di abbondante prezzemolo, mescolo bene, lascio saltare a fuoco vivo qualche minuto, servo ben caldo.

Un piatto tradizionale, con tutto il sapore del mare…

gli spaghetti con le telline

Alcune curiosità…

La tellina (Donax trunculus) la tellina è un mollusco bivalve dalla conchiglia più o meno triangolare, a valve leggermente disuguali, e dalla forma alquanto appiattita.
La parte anteriore è rotondeggiante, più lunga di quella posteriore che è tronca ed obliqua; la faccia esterna delle due valve presenta striature longitudinali di accrescimento (più marcate sulla parte anteriore) e linee radiali molto sottili.
Il bordo interno è dentellato sulla parte ventrale, ad eccezione delle estremità.
La colorazione è bianco giallastra, violacea o brunastra con zone radiali più scure; l’interno è biancastro con ampie zone violacee.
La tellina si nutre filtrando l’acqua e trattenendo, per mezzo di branchie a rete, piccolissimi organismi, particelle di detriti e particelle organiche in genere.
La riproduzione avviene da novembre ad aprile e gli esemplari adulti possono raggiungere i3 cm di lunghezza, più frequenti però attorno ai2 cm.

La tellina che vive in colonie  infossata nella sabbia delle zone litorali dispone di un piede a forma di ascia, e riesce a penetrare facilmente sotto il primo strato del fondo sabbioso (pochi centimetri) e qui staziona estroflettendo verso l’alto due sifoni: uno inalante l’altro esalante.

E’ molto diffusa nel Mar Nero, nel Mar Rosso, nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo, specialmente nelle zone tirreniche.

Le telline vengono pescate durante tutto l’anno con draghe da natante, rastrelli e draghe manuali.

Il periodo di pesca della tellina è particolarmente sviluppato in autunno benché sul mercato sia reperibile nell’arco di tutto l’anno.

Deve essere venduta viva, chiusa in sacchetti di rete con l’etichetta in cui è indicata la provenienza e la data di confezionamento.

Al momento dell’acquisto le valve devono essere ben chiuse: se invece sono aperte, crepate o anche solo scheggiate vuol dire che il mollusco all’interno è morto e quindi non sarà possibile consumarle; la freschezza della tellina si può osservare dalle reazioni agli stimoli dell’animale.

Anche se  sono considerate il  ”parente povero della vongola”: questo non è dovuto al sapore, che è eccellente, e tantomeno al profumo, che è molto marcato, ma solo alle piccole dimensioni che rendono molto laboriosa la loro preparazione.




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