Non è facile farmi appassionare a un autore, una storia, Elizabeth George è riuscita nell’impresa, ha conquistato questa difficile lettrice e qualche altro milione sparso nel mondo. Ultimo capolavoro Un piccolo gesto crudele, impossibile attendere la versione economica per chi ha lasciato il sergente Barbara Havers nell’incubo: la scomparsa della piccola vicina di casa, alla fine de Un castello di Inganni.
Invidio chi deve ancora scoprire i libri della George, perché scoprirà un filone decisamente interessante e potrà concedersi la lettura di ogni singolo giallo senza attese impazienti; eppure è comprensibile il tempo richiesto dalla scrittrice per terminare questa ultima fatica, molte ricerche, domande, studi, non solo limitati all’Inghilterra ma in questo caso anche verso la giustizia italiana. Parte del romanzo è ambientato infatti a Lucca, la bellissima cittadina medioevale risplende tra le parole della scrittrice, nonostante gli orrori.
Un rapimento impossibile da denunciare, la bambina viene rapita dalla madre, il padre Azhar non ha mai riconosciuto la figlia e non ha mai effettuato il test del DNA, mette a dura prova l’atteggiamento poco rispettoso delle regole del sergente Barbara Havers tanto che l’ispettore Thomas Lynley ha paura di non riuscire ad aiutare la collega amica, spinta troppo oltre per amore.
Come sempre la George presenta un romanzo intricatissimo, solo l’attenta lettura riesce a prendere i singoli fili della complicata matassa sciogliendo dubbi e misteri, e contemporaneamente offre dettagliati risvolti umani ammirevoli, caratterizzando ogni singolo personaggio in maniera unica e inequivocabile.
Anche i più antipatici si scoprono seri professionisti nonostante la vita privata incasinata all’inverosimile.
Un gran bel libro, assolutamente rispettoso delle aspettative. Unico rimpianto: dover attendere altri due anni per leggere il nuovo….
Titolo: Un piccolo gesto crudele
Autore: Elizabeth George
Traduttore: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Editore : Longanesi
Anno: 2014
Prezzo: 19,90 Euro