di Silvia Ianniciello (holgamydear.com)
Com’è stato il vostro pinhole day, cari amici di polaroiders? Io avevo molti progetti, ma il mal tempo ha decisamente rovinato i miei piani. Non mi sono persa d’animo e ho rispolverato la mia carissima Pinoroid DIY, la polaroid istantanea ricavata da una Colorpack III, di cui avevo parlato su Frankenphotography qualche anno fa. Ancora quattro scatti erano là ad aspettarmi e una rosa tutta spampanata ha solleticato in me un po’ di voglia di fare. E così, mi sono ingegnata per cercare di (è proprio il caso di dirlo) “cavare un ragno dal buco” per questa giornata!
Come ormai sapete, la fotografia stenopeica si basa sul principio della camera oscura, ovvero la luce passa attraverso un minuscolo foro e impressiona la pellicola. Ciò comporta, certamente, che il tempo di esposizione sia molto lungo e avere un cavalletto è la maniera più semplice per evitare le foto mosse. Sono una gran pigrona e da quando l’ho costruita, devo ancora dotare la mia Pinoroid del bullone standard per fissarla alla testa del cavalletto. E niente. In questi casi, una bella pila di libri e riviste è quel che ci vuole.
Sono venuti degli scatti sicuramente poco fantasiosi, ma in qualche maniera romantici. Ne ho ricavato una piccola serie che ho pubblicato su polaroiders, accostando ad ogni foto il negativo ricavato dalle pellicole peel-apart Fuji FP100C.
3 minuti di esposizione (fuori c’era un po’ più di luce)
4 minuti di esposizione
5 minuti di esposizione
10 minuti di esposizione (ho mosso la rosa in avanti dopo 5 minuti per avere un effetto movimentato. Quindi è voluto!)
Le prime sono sottoesposte, mentre l’ultima un po’ sovraesposta. A mia discolpa, ho calcolato i tempi di esposizione a caso, come al solito. Che divertimento ci sarebbe, altrimenti?!
E voi, cosa avete combinato in questo piovoso Worldwide Pinhole Day? Anche voi avete scelto una pinhole istantanea?