Sono al giro di boa del mio anno di servizio civile, un'esperienza che tra alti (i fantastici compagni di viaggio e la conoscenza di tante realtà interessanti) e bassi (i meccanismi oscuri della pubblica amministrazione) mi sta regalando tanti bei momenti.
Sta prendendo il via la stagione calda, in cui finalmente potrò vestirmi come si deve, fare tante gite senza preoccuparmi del freddo e della pioggia, mangiare tanti gelati (se prendessi un altro paio di chili non guasterebbe) e decidere qualcosa sul mio futuro.
Fare Marta Traverso è tanto complicato, perché non ho ben chiaro chi sia Marta Traverso e quali sono i suoi desideri. O meglio, ho tanti pezzi di puzzle che però non si sono ancora incastrati bene. Domenica scorsa ho passato parte del viaggio di ritorno a parlare di queste cose, ad ascoltarmi dentro e a cercare di capire.
Per ora so che voglio continuare a scrivere (e qui devo ringraziare Morgan e il suo pazzo progetto), trovare il tempo per suonare seriamente (e non sto parlando delle prese per il fondoschiena occasional-domenicali), passare meno tempo al pc (salvo quello che il lavoro mi richiede, che è comunque tanto!) e più all'aria aperta vicino al mio mare. Tutto ciò che accadrà da settembre in poi, lo valuterò strada facendo.